La rinascita del calcio italiano in Champions League è certificata dal fatto che quattro tecnici nostrani sono ancora in corsa per i quarti
L’Italia continua a stupire in Champions League, non solo per la presenza di tre squadre tra le migliori otto d’Europa, ma anche per la qualificazione di ben quattro allenatori italiani ai quarti di finale della competizione, un evento mai verificatosi prima d’ora.
In cima alla lista dei tecnici italiani c’è Carlo Ancelotti, per questioni di blasone e prestigio, che ha già vinto la Champions League quattro volte in veste di tecnico. Con il suo Real Madrid, Ancelotti ha superato il Liverpool agli ottavi e si candida con forza per un altro trionfo, che sarebbe il quindicesimo per la “Casa Blanca”.
Ancelotti è un allenatore di grande esperienza e ha allenato ben cinque delle otto squadre ancora in corsa, ad eccezione di Manchester City, Benfica e Inter. Gli altri tre allenatori italiani, Luciano Spalletti, Simone Inzaghi e Stefano Pioli, possono sognare il clamoroso sgambetto.
Spalletti continua a raccogliere consensi con il Napoli, citato addirittura da Guardiola, mentre Inzaghi e Pioli coltivano le rispettive ambizioni con Inter e Milan, altre outsider pronte a sorprendere.
In particolare, l’Inter di Inzaghi ha centrato un obiettivo che mancava dal 2010/2011, quando l’allora squadra campione d’Europa in carica venne eliminata dallo Schalke 04 di Neuer e Raul; mentre il Milan non si qualificava ai quarti di finale dal 2011/2012, quando il Barcellona fu il carnefice di turno.
Sia che si tratti di Ancelotti, Spalletti, Inzaghi o Pioli, tutti gli allenatori italiani hanno la possibilità di far saltare il banco in questa edizione della Champions League. E la consapevolezza che il “Made in Italy”, almeno quest’anno, va di moda in Europa, è motivo di grande orgoglio per il calcio italiano.