Angolo libri: i migliori 6 del 2020 secondo noi

Ogni anno che passa la letteratura sportiva guadagna sempre più spazio nel mondo dell’editoria italiana.

Fino a un decennio fa, pensare a così tanti libri dedicati allo sport era impossibile: mai nessun editore “classico” avrebbe creato collane o fatto arrivare sugli scaffali delle librerie uno o più volumi sullo sport o su uno sportivo.

Poi, con l’esplosione della piccola e micro editoria, sempre più autori hanno trovato editori pronti a credere in loro e a pubblicarli, ed eccoci a oggi con tanti, forse tantissimi, libri sul calcio e i suoi fratelli.

Ma si sa, quantità non vuol dire qualità, e sarebbe sbagliato considerare buoni o ottimi tutti i libri a tema sportivo usciti negli ultimi anni. A volte una maggiore attenzione al prodotto che si sta per mandare in stampa o un No a un autore che si ritiene poco valido o non ancora pronto per l’ingresso nelle librerie gioverebbe a tutto il settore.

Non scopro certo l’acqua calda affermando che se a un lettore offri un prodotto-libro poco curato, pieno di refusi o scarso di contenuti, difficilmente il lettore tornerà ad acquistare i tuoi libri, rischiando così di vanificare lo sforzo dell’autore davvero bravo che ha solo la sfortuna di essere pubblicato dopo il libro-ciofeca.

Si deve ancora lavorare molto su questo aspetto, ma la speranza del sottoscritto è che nel giro di cinque anni si possa arrivare a una piccola editoria sportiva di qualità assoluta. Altrimenti sempre più autori come Sandro Bonvissuto e Piero Trellini bypasseranno i piccoli editori e andranno a ingrossare le tasche dei Mondadori e Einaudi di turno.

Che anno è stato il 2020

Sappiamo tutti che anno difficile sia stato questo se si sta per chiudere; non esiste settore che non sia stato toccato dalla crisi innescata dal virus e l’editoria si allinea agli altri settori industriali. Da marzo a maggio si sono perse circa millecinquecento uscite di nuovi libri e tra questi -anche se non possiedo il dato preciso- almeno un 5% era di testi a tema sportivo.

Per questo motivo, stilare una lunga classifica dei migliori libri calcistici dell’anno sarebbe scorretto verso i lettori, e quindi ci accontentiamo di una lista di sei titoli, all’avviso dello scrivente assolutamente validi e ottimi come regalo natalizio.

I migliori sei

I libri qui presenti non sono messi in ordine di bellezza: sono inseriti in ordine completamente casuale in quanto tutti e otto sono titoli che meriterebbero attenzioni e premi ben più importanti di questa umile classifica.

DANIELE DE ROSSI O DELL’AMORE RECIPROCO; DANIELE MANUSIA; 66THAND2ND

Il libro di Daniele Manusia sull’ex capitano giallorosso

 

Anche in un anno difficile come questo, la casa editrice romana si conferma la migliore per la qualità dei testi a tema sportivo inseriti sul mercato. Qui ci si limita al calcio, ma se considerassimo tutto l’universo sportivo metà di questa classifica sarebbe occupata dalle bianche copertine romane.

IL LIBRO: Daniele De Rossi è l’essenza stessa del romanismo, la protesi del tifoso della Sud sul campo, il capitano degno erede di Francesco Totti per attaccamento alla maglia e la devozione alla causa giallorossa.

Daniele Manusia ci regala un ritratto stupendo del centrocampista romano, senza farsi trasportare troppo dai sentimenti ma rimanendo sempre lucido (cosa non semplice, vista la grandezza del personaggio per ogni tifoso romanista).

Ma non serve essere romanisti per apprezzare a fondo questo libro, che anzi è adatto a tutti gli appassionati di calcio. E di umanità.

ROBERTO BAGGIO. AVEVO SOLO UN PENSIERO; ROBERTO PIRI; 66THAND2ND

Il libro di Stefano Piri

Non a caso anche qui siamo in casa 66thand2nd. E anche qui siamo di fronte a un libro di grande qualità.

IL LIBRO: Stefano Piri ci porta a spasso per la carriera di Roberto Baggio, dagli esordi strabilianti a Vicenza alle lacrime mondiali statunitensi, passando per la conquista del Pallone d’oro e gli infortuni alle ginocchia e gli screzi con un paio di allenatori.

Un libro utile, anzi indispensabile, per non correre il rischio di far cadere nel dimenticatoio un giocatore come Roberto Baggio, che in questo mondo social, lui che non ha Facebook, rischia di essere dimenticato da chi l’ha visto giocare e da chi è arrivato sulla Terra troppo tardi per godere del suo calcio.

Questo volume vince anche il premio di Libro più sfigato dell’anno, vista la pubblicazione gli ultimi giorni di febbraio, poco prima della chiusura totale delle librerie e l’impedimento di girare per l’Italia a presentarlo.

PALLONE ASFALTO E BETONIERE; FRANCESCO BERLINGIERI; SELF-PUBLISHING

Il nuovo libro di Berlingieri

Libraio e penna sopraffina, Berlingieri è finalmente tornato a pubblicare un libro dopo qualche anno di silenzio. E il suo Pallone asfalto e betoniere avrebbe meritato di essere pubblicato da un grande editore, vista la qualità assoluta dello scritto.

IL LIBRO: Si parla di Foggia, ma potrebbe essere qualunque angolo di mondo nel quale si respira calcio da quando si aprono gli occhi al mattino a quando li si chiudono la sera. Ma ridurre tutto al calcio sarebbe sbagliato e non renderebbe giustizia a questo volume, pregno di amore verso la propria città, alla sue tradizioni e ai suoi difetti, che Berlingieri non manca di sottolineare senza però cadere nel consiglio inutile e fine a sé stesso.

L’amore per il padre e la madre e quello per il Foggia riempiono le pagine di tutto il libro, tanto da far credere al lettore che le figure genitoriali e quella calcistica si possano sovrapporre senza problemi e completarsi a vicenda.

LA GIOIA FA PARECCHIO RUMORE; SANDRO BONVISSUTO; EINAUDI

La gioia fa parecchio rumore

Ci sono libri che quando li chiudi ti dici: ok, questo genere non sarà più lo stesso dopo questo volume.

E questo è il caso de La gioia fa parecchio rumore, che proietta la letteratura sportiva su piani decisamente più nobili di quelli prima occupati.

IL LIBRO: C’è Roma, c’è la Roma, c’è la parola scudetto sulle labbra di metà o più della città e c’è un brasiliano biondo che glielo fa sperare e forse qualcosa in più. C’è la filosofia, la periferia, l’amore e le difficoltà. C’è il tifo e c’è la rabbia. E poi c’è la gioia. Che fa parecchio rumore, sì.

CALCIO E MIGRAZIONI; GIAN MARCO DUINA; BEPRESS

L’esordio letterario di Duina

Gian Marco è uno di quelli che le mani se le sporca davvero, uno che davvero lascia le comodità per “andarli ad aiutare a casa loro”. È anche un innamorato del calcio, tanto da essere tra i fondatori del St. Ambreous, squadra di calcio popolare milanese e di Hope Ball, il progetto che porta il calcio in Africa, offrendo svago e speranza a schiere di giovani e giovanissimi del Continente nero.

IL LIBRO: È un lavoro certosino, quello di Duina, che ha analizzato tutte le edizioni dei campionati mondiali di calcio e come essi siano stati influenzati nei risultati finali dalle migrazioni. E così scopriamo diverse cose sulla Francia campione del mondo in carica ma anche sul perché esista una forte presenza turca nella nazionale tedesca.

Un libro utile, che va a colmare un vuoto sull’argomento che meritava di essere finalmente colmato.

CONTRO IL CALCIO MODERNO; PIERLUIGI SPAGNOLO; ODOYA

Il nuovo libro di Spagnolo

Non poteva mancare in questa classifica il buon Pierluigi Spagnolo, che quando pubblica scombussola tutto il mercato del libro calcistico andando a occupare i primi posti di vendita sia nelle librerie fisiche che negli store online.

IL LIBRO: Giusta continuazione de “I ribelli degli stadi”, Contro il calcio moderno ci trascina nel calcio del 2020, quello del virus e degli stadi vuoti, ma non si accontenta di restituirci un ritratto desolante, ma anzi si interroga sul come ci si sia arrivati a questo punto e di come il virus sia stato solo un acceleratore nel processo di evoluzione del tifoso in cliente.

Un volume utile, che ci libera di tutto il superfluo romanticismo di cui questo sport si è impregnato negli ultimi anni e scritto da chi allo stadio c’è sempre andato, frequentando per di più una curva. Da segnalare la prefazione di Oscar Giammarinaro, l’oSKAr de Gli Statuto.

Nella speranza che il 2021 ci possa regalare una lista più corposa, buon Natale a tutti quanti!

Davide Ravan

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