Il libro su Socrates edito da Milieu

Angolo libri: ”Obrigado, Doutor!”, di Andrew Downie

“Sono in Italia per leggere Gramsci in lingua originale.”

Con questa frase si presentò ai tifosi e alla stampa riuniti a Firenze per dargli il benvenuto in Italia. Stava per iniziare la carriera nel Bel Paese di Socrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira.

Socrates, O Doutor. L’uomo della Democrazia corinthiana aveva scelto l’Italia per il suo post-Timao (timone, soprannome del Corinthians) e precisamente Firenze. Fu una stagione travagliata quella fiorentina per Socrates, ci si aspettava molto da lui e a Firenze tutti erano convinti che con il capitano del Brasile la squadra avrebbe finalmente fatto il salto di qualità che le avrebbe permesso di lottare per lo scudetto e togliersi qualche soddisfazione in Europa. Non andò così, e fu chiaro da subito che non sarebbe potuta andare così. Gli allenamenti in altura, sulle Dolomiti, dove Socrates arrancava, le pressioni dei giornalisti, la mancanza di amici fidati con cui staccare la testa dal campo una volta lasciato lo stadio, il freddo dell’inverno fiorentino e la immancabile saudade, trasformarono quella stagione in un incubo per il Dottore.

Ma Socrates in patria era un’istituzione: capitano della più bella selezione nazionale brasiliana a non aver vinto il mondiale, capitano e Lìder del Corinthians democratico, agitatore culturale e molte altre cose. Socrates fu un dottore (era laureato in medicina) prestato al calcio e, per periodi più brevi, un calciatore prestato alla medicina. Un personaggio particolare con un carattere non certo semplice da decifrare, gran bevitore di birra e affermato amante del genere femminile. Uomo che grazie al suo carisma era in grado di portare chiunque a sostenere le sue posizioni (nel calcio, nella politica, nella musica e in tutto il resto) con poche parole chiare e precise.

Fu giocatore in grado di presentarsi ubriaco il giorno della partita e risolverla comunque a favore della sua squadra con un colpo dei suoi o con un “golazo”. Legò indissolubilmente il suo nome al Corinthians e a quel magnifico progetto che fu la Democracia Corinthiana: tutti i giocatori valevano uguale, ogni scelta veniva messa ai voti all’interno dello spogliatoio e alla votazione partecipavano anche gli impiegati del club, dai dirigenti agli inservienti, il ritiro venne abolito e l’allenatore divenne figura secondaria. Un esempio di socialismo reale in un Paese sotto giogo della dittatura dei generali. Una squadra rivoluzionaria guidata da un rivoluzionario in camice bianco e scarpe coi tacchetti.

Socrates in carriera giocò anche con il Botafogo di Riberao Preto (dove crebbe ed esordì), nel Flamengo e nel Santos. Con la nazionale verdeoro mise a segno ventidue goal in sessanta presenze, giocando due mondiali (1982 e 1986).

Tutta la vita, la classe, i colpi di genio, le cadute, i momenti difficili e quelli felici di Socrates li potete trovare nel libro “Il Dottor Socrates. Calciatore filosofo leggenda” di Andrew Downie, con prefazione di Johan Cruyff e nella versione italiana impreziosito dall’introduzione di Darwin Pastorin. L’editore e Milieu (garanzia di qualità).

Libro puntuale, preciso, semplice ma mai banale. Consigliato fortemente a tutti, giovani e meno giovani, a chi vuole scoprire la figura di questo calciatore atipico e a chi già lo conosce ma non si stufa mai di sentir parlare di questo genio.

  • Formato: libro cartaceo
  • Il Dottor Socrates. Calciatore filosofo leggenda
  • Andrew Downie
  • Milieu edizioni, 2018
  • Pagine: 318
  • Prezzo: 19,90 euro

 

Di Davide Ravan

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