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Mazzarri-Napoli, il ritorno dell’allenatore amato e chiamato a risollevare il club in Champions per riaccendere l’entusiasmo della piazza
Il ritorno di Walter Mazzarri sulla panchina del Napoli per la terza volta in carriera ha il sapore di un appuntamento con il destino. È stata la città in cui ha mosso i primi passi da allenatore, muovendosi all’ombra di un maestro come Renzo Ulivieri, per poi conquistare visibilità e credibilità ed è stata la piazza in cui ha vissuto i momenti migliori della sua carriera, portando il Napoli a competere ai vertici in Italia e in Europa.
Ora, a distanza di anni, l’allenatore toscano riparte dove tutto è iniziato, in una sorta di cerchio che si chiude. Ritrova una piazza che non ha mai smesso di apprezzarlo e riabbraccia una tifoseria che spera possa ripetere i fasti di un tempo. Mazzarri avrà l’arduo compito di risollevare i Campioni d’Italia in carica dall’appannamento degli periodi, con la sua grinta e la sua esperienza, proverà a ridare entusiasmo ad un ambiente che non aspetta altro che tornare a sognare.
MAZZARRI, MISSIONE RINASCITA
Dopo le esperienze tra alti e bassi all’Inter, Watford, Torino e Cagliari, torna dove è stato più amato, abbracciato da una tifoseria che non lo ha mai dimenticato. Ritrova una squadra da risollevare dopo un inizio di stagione da dimenticare, con la missione di ridare smalto ad un ambiente che sogna di tornare a competere per il tricolore. Mazzarri dovrà ritrovare l’energia di quegli anni in cui, con una squadra di giovani e grintosi come Aronica e Gargano, affrontava mostri sacri come Manchester City, Bayern e Chelsea senza timori reverenziali. Il tecnico toscano è chiamato a ripetere l’impresa di allora: far sognare Napoli con la sua grinta e la sua esperienza.
Mazzarri ha saputo creare un legame speciale con Napoli e i suoi tifosi con la sua grinta e la sua passione in panchina hanno conquistato i cuori degli appassionati azzurri. Le sue partite a maniche di camicia anche con il gelo e il malore dopo una gara restano impresse nella mente dei supporter partenopei. Ma è stato bravo anche a valorizzare talenti come Cavani, trasformandolo da esterno offensivo a goleador implacabile, e a plasmare gli uomini a sua disposizione per esaltarne le qualità. La stima di Aurelio De Laurentiis deriva anche da queste capacità manageriali dimostrate dal tecnico.
Ecco perché il presidente ha puntato nuovamente su di lui, nonostante gli alti e bassi delle ultime stagioni: Mazzarri è l’uomo giusto per traghettare il Napoli in questo momento delicato. La sua esperienza e il legame con la città possono aiutare a centrare l’obiettivo minimo della qualificazione Champions per poi aprire un nuovo progetto tecnico.
PRAGMATISMO E LAVORO PER RIPORTARE IN ALTO IL NAPOLI
Mazzarri torna sotto l’ombra del Vesuvio consapevole che questa è un’opportunità importante, ma anche una sfida complessa. La sua esperienza e la conoscenza dell’ambiente partenopeo sono fattori chiave, così come il legame coi tifosi, nonostante lo scetticismo iniziale. Non ha pretese particolari ed è pronto a rimboccarsi le maniche per rimettere in carreggiata la squadra, anche tornando al suo storico 3-5-2. Non ci saranno stravolgimenti, l’obiettivo è oliare i meccanismi senza snaturare le qualità dei singoli.
Porterà con sé alcuni uomini di fiducia come Claudio Bellucci e Salvatore Aronica, che conoscono l’ambiente. E punterà su un preparatore di sicuro affidamento come Giuseppe Pondrelli per gestire la condizione atletica. Insomma, Mazzarri ha accettato questa sfida da vero aziendalista, consapevole che solo con pragmatismo e lavoro di squadra il Napoli potrà ritrovare smalto.
MAZZARRI ALL’ESAME ATALANTA
Oggi il Napoli è atteso da una sfida cruciale per il suo cammino in campionato e per le speranze di qualificazione alla prossima Champions League. Gli azzurri saranno impegnati sul difficile campo dell’Atalanta, una delle bestie nere della storia partenopea. I nerazzurri sono una squadra ostica soprattutto tra le mura amiche del Gewiss Stadium, dove quest’anno hanno raccolto la maggior parte dei loro successi. Si tratta di una trasferta insidiosa, ma la posta in palio è pesantissima con gli azzurri dovranno dare il 110% per provare a espugnare Bergamo e mettere un tassello importante nella rincorsa al piazzamento tra le prime quattro. Non sarà facile per il nuovo tecnico esordire così, ma questa sfida rappresenta un potenziale snodo cruciale per il futuro del club.
MAZZARRI, ULTIMA CHANCE: SI GIOCA IL RILANCIO O IL TRAMONTO
Mazzarri sa bene che questa terza avventura a Napoli rappresenta probabilmente l’ultima grande chance della sua carriera per dimostrare di poter competere ancora ad altissimi livelli. A 62 anni, il tecnico toscano si gioca tutto: o il rilancio definitivo, riportando il Napoli tra le prime 4 in campionato e agli ottavi di Champions, o una parabola discendente difficilmente invertibile.
Ha accettato questa sfida complessa con pragmatismo, consapevole che centrare l’obiettivo minimo darebbe nuova linfa alla sua credibilità. Chissà che il destino non possa riservargli un’impresa storica. Certo Mazzarri non si sbilancerà mai con dichiarazioni roboanti, ma in cuor suo sa bene che Napoli rappresenta l’ultima occasione per tornare grande.
