F1, GP degli Stati Uniti: cosa può regalare Austin con un titolo già assegnato?

La Formula 1 è pronta ad affrontare le tappe oltreoceano, partendo da Austin. Si arriva all’appuntamento a stelle e strisce con Max Verstappen campione del mondo per la seconda volta in carriera e qualche strascico polemico lasciato dalla domenica di Suzuka: cosa possiamo aspettarci in Texas?

Con il secondo – e meritato – titolo iridato in saccoccia, Max Verstappen scrive in maniera ancor più marcata un’altra pagina di storia della Formula 1.

Ancor più del 2021, al volante della sua RB18 l’impeccabile olandese ha mostrato l’elevata maturazione e il suo essere un pilota… completo.

Inutile ribadire quanto possa aver inciso l’altalena prima e l’abisso poi della Ferrari in una stagione inaugurata dalla speranza che, dopo ben 15 anni, il titolo piloti potesse tornare a Maranello. Già, era il 2007 quando, in Brasile, Kimi Raikkonen beffa i due compagni-rivali in McLaren Alonso ed Hamilton, conquistando il suo unico sigillo in carriera al primo anno come pilota del Cavallino Rampante.

Proprio ad Austin, l’Iceman della massima serie coglie nel 2018 l’ultima vittoria in Formula 1. Ma questo è solo uno dei tanti momenti che l’appuntamento statutinense ha raccolto nella sua storia: dal 2012 al 2017, con l’eccezione del 2013, il suo grande conquistatore è stato Lewis Hamilton. Nel 2015, il britannico, vi coglie il terzo dei suoi sette iridi. Ecco qualche altra curiosità e statistica della gara oltreoceano…

– Gli ultimi 11 vincitori del GP degli Stati Uniti sono partiti dalla prima linea della griglia, sette dalla pole position e quattro dal secondo posto.

– Se Max Verstappen vincerà anche ad Austin, eguaglierà Sebastian Vettel e Michael Schumacher come pilota con il maggior numero di vittorie in un singolo anno di Formula 1 (sarebbero 13: il Kaiser lo fece nel 2013 per la Ferrari e l’attuale pilota dell’Aston Martin nel 2013 per la Red Bull).

– Verstappen potrebbe vincere due volte il GP degli Stati Uniti, diventando il settimo pilota a vincere più di 2 gare in questo GP e il secondo a farlo ad Austin dopo Lewis Hamilton (5).

– Grazie al secondo Campionato del Mondo di F1 vinto da Max Verstappen, i Paesi Bassi sono diventati la 12esima nazione a vincere più di 2 titoli nella competizione e la prima dopo la Spagna nel 2005 e 2006 grazie a Fernando Alonso.

– La Red Bull ha conquistato le ultime sette gare. Solo una volta prima d’ora hanno compiuto una serie vittoriosa più lunga in Formula 1: nove tra Belgio e Brasile, nel 2013. Se vinceranno negli Stati Uniti, stabiliranno la settima serie di vittorie più lunga della competizione.

– Carlos Sainz si è ritirato in 5 delle sue ultime 16 gare in Formula 1, tante quante nelle sue precedenti 61 apparizioni nella competizione.

– Dopo aver terminato nella Top 5 le prime 15 gare concluse per la Mercedes nel 2022 (un solo ritiro, in Gran Bretagna), George Russell ha terminato oltre in quinto posto nelle ultime due gare di questa stagione: 8° in Giappone e 14° a Singapore.

– Fernando Alonso ha condotto la gara per un giro nell’ultimo GP del Giappone, diventando il quarto pilota con il maggior numero di GP condotti in testa per almeno un giro nella storia della Formula Uno, eguagliando Ayrton Senna (entrambi con 86).

– Grazie a due sesti posti consecutivi in Giappone (Sebastian Vettel) e a Singapore (Lance Stroll), l’Aston Martin ha conquistato 20 punti, tanti quanti ne aveva conquistati nei precedenti 12 GP di Formula 1.

– Guanyu Zhou è diventato in Giappone il 136° pilota diverso a fare il giro più veloce nella storia della Formula 1, diventando il primo a farlo per l’Alfa Romeo dopo Andrea De Cesaris in Belgio nel 1983.

Nonostante la prima pagina – quella di copertina di questa stagione – sia stata già scritta da Max, restano da completare le ultime quattro. E, speriamo, senza vena polemica…

A proposito di Beatrice Frangione

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