FC Santa Claus, la favola natalizia del club che porta in campo lo spirito di Babbo Natale tra beneficenza, renne e magie sul rettangolo verde
Ogni anno, quando le luci e i colori del Natale inondano le strade di Rovaniemi, nel profondo nord della Finlandia, un’eccitazione speciale pervade l’aria. È il periodo in cui la città ospita il suo cittadino più illustre e amato: Babbo Natale.
Tra un sorriso bonario e migliaia di letterine da leggere, il vecchietto dalla lunga barba bianca si prepara per il suo viaggio più atteso. Armando la sua slitta di doni, fischiettando una melodia natalizia, si fa strada tra i tetti innevati per portare gioia in ogni angolo del mondo incarnando alla perfezione lo spirito del Natale: generosità, bontà d’animo e quel pizzico di magia che fa sognare grandi e piccini.
L’EVOLUZIONE SECOLARE DELL’UOMO CHE HA ISPIRATO IL SANTA CLAUS
La figura di Babbo Natale che oggi conosciamo e amiamo è il frutto di un’evoluzione secolare. Le sue origini risalgono a San Nicola, vescovo cristiano vissuto nel IV secolo in Turchia, noto per la sua generosità verso i più bisognosi. Col passare dei secoli, le storie sul santo si diffuse in Europa, assumendo contorni leggendari. Si raccontava di un uomo anziano dalla lunga barba bianca che portava doni ai bambini la notte di Natale.
Questa figura fantastica acquisì tratti distintivi come l’abito rosso, il panzone e la slitta trainata dalle renne. Negli anni ’30, le celebri campagne pubblicitarie della Coca Cola cristallizzarono l’immagine bonaria e sorridente di Babbo Natale. Oggi è l’incarnazione perfetta dello spirito natalizio di bontà e allegria. A Rovaniemi, in Finlandia, gli hanno dedicato addirittura una squadra di calcio, l’FC Santa Claus, omaggio scherzoso ma affettuoso al loro concittadino più illustre.
DA NEMICI AD ALLEATI IN NOME DI BABBO NATALE: LA NASCITA DEL CLUB TRA RENNE, PALLONI E REGALI
Per anni, il panorama calcistico di Rovaniemi in Finlandia è stato animato dalla rivalità tra Rovaniemen Reipas e Rovaniemen Lappi, le due principali squadre cittadine. Un dualismo sportivo che infiammava i tifosi e accendeva il campanile. Fino a quel fatidico 1992, quando i due club decisero di deporre l’ascia di guerra e unirsi in nome di un ideale più alto: omaggiare il loro illustre concittadino.
Nacque così il Santa Claus, denominazione scherzosa, ma dal profondo significato simbolico. Le renne da traino si fusero idealmente con i palloni da calcio, gli elfi divennero mascotte sugli spalti. Da allora, il club porta in giro per i campi da gioco finlandesi non solo la passione per il calcio, ma anche lo spirito di fratellanza, generosità e magia del Natale tra goal, tackle e…qualche regalo sotto l’albero.
FEDE, BENEFICENZA E MAGIA: L’FC SANTA CLAUS PORTA IN CAMPO LO SPIRITO DEL NATALE
I colori sociali riflettono lo spirito natalizio: il rosso e il bianco della divisa richiamano l’iconica tuta di Babbo Natale. Le maglie alternative sono bianco-verdi, altri colori simbolici del Natale. Il motto del club “Don’t Stop Believing” incoraggia a credere nella magia. L’aspetto benefico è centrale nella missione societaria: parte del ricavato dalle vendite delle maglie va in beneficenza all’UNICEF.
I giocatori sono perlopiù studenti e lavoratori locali, che collaborano col villaggio di Babbo Natale e l’ufficio postale, ricevendo le letterine da tutta la Finlandia. Non mancano però innesti di calciatori professionisti e stranieri. Nonostante la fama del più titolato RoPS Rovaniemi, il Santa Claus porta avanti la tradizione calcistica cittadina con orgoglio, diffondendo allegria e valori positivi.
TRA CRISI E RINASCITE: LUCI E OMBRE DEL CLUB DI BABBO NATALE
La storia del FC Santa Claus è stata finora una favola di luci e ombre, tra momenti indimenticabili e difficoltà. Dopo la fondazione nel 1992 e l’esordio l’anno successivo, la squadra di Babbo Natale ha militato sempre tra la terza e la quarta serie del calcio finlandese, Kakkonen e Kolmonen, senza mai raggiungere i piani alti. Ciò nonostante, non sono mancate soddisfazioni, come l’amichevole del 1997 contro gli inglesi del Crystal Palace, un evento storico rimasto impresso nei cuori dei tifosi.
Ma il Santa Claus ha dovuto affrontare anche periodi bui, tra risultati deludenti e nel 2012 una grave crisi economica che ne ha messo in dubbio la stessa esistenza, tra difficoltà finanziarie e ripetuti cambi di categoria. Nel 2012 il club dichiarò bancarotta con debiti per 20.000 euro e si provò a rifondare la società con il nome FC Santa Claus Arctic Circle, ma la federazione finlandese negò il trasferimento del titolo sportivo.
Così ripartì dalla quarta serie nel 2013, chiudendo terzo e venendo promosso l’anno successivo. Nel frattempo, si legò al club di prima divisione RoPS Rovaniemi come affiliate. Altri guai economici arrivarono nel 2015, risolti grazie agli sponsor EA Sports e Puma. L’anno dopo, l’azienda cinese Bewin Sports divenne main sponsor in un accordo quinquennale, con il suo CEO Marc Gao vicepresidente del club.
Tra cambi dirigenziali, crisi e promozioni, lo spirito natalizio che anima squadra e sostenitori si è sempre riacceso, regalando nuova linfa per guardare al futuro con ottimismo.
SENZA TROFEI, MA CON LO SPIRITO DI BABBO NATALE CONQUISTA I TIFOSI CON ALLEGRIA E PASSIONE
Il Santa Claus non può vantare trofei in bacheca o imprese sportive leggendarie, eppure in pochi anni ha conquistato un posto speciale nel cuore degli appassionati di calcio finlandese. Merito della sua denominazione unica e dello spirito goliardico che anima l’ambiente. Le partite casalinghe al Rovaniemen keskuskenttä, stadio dotato di manto erboso artificiale e capienza di 4.000 posti, sono un mix divertente di calcio e folklore natalizio.
Sugli spalti sventolano bandiere di Babbo Natale, la mascotte ufficiale è ovviamente Santa Claus in persona, che fa il giro di campo dispensando caramelle. L’atmosfera è giocosa e familiare. In campo poi, tra tunnel e dribbling, la squadra lappone si batte con orgoglio per difendere i colori di Rovaniemi.
Pur senza grandi pretese, il Santa Claus è entrato nel cuore del calcio finlandese grazie al suo spirito gioviale e alla calorosa passione della sua gente.