Ducati padrona in Malesia fra il duello iridato Bagnaia-Martin e il ritorno alla vittoria di Bastianini: tensioni e strategie per il finale di fuoco a Valencia
La battaglia per il titolo MotoGP 2023 ha visto un nuovo, elettrizzante capitolo sul circuito di Sepang, gremito da una marea di quasi 200 mila tifosi in visibilio. Protagonisti ancora una volta Pecco Bagnaia e Jorge Martin, datisi battaglia fino all’ultima curva in un duello mozzafiato.
Alla bandiera a scacchi è stato il pilota Ducati a prevalere per soli 34 millesimi, guadagnando altri preziosi punti su Martin in ottica iridata. Ora, con sole due gare rimaste, il vantaggio di Bagnaia è di 14 punti. Potrebbe bastargli guadagnarne altri 23 in Qatar per mettere le mani sul titolo, ma Martin non mollerà facilmente la presa. L’ultima parola spetterà dunque a Valencia, tempio della MotoGP, dove Pecco sogna di portare a casa il Mondiale. Finisse così, potrebbe fregiarsi del numero 1 anche nel 2024, ma la strada è ancora lunga.
BASTIANINI TORNA ALLA VITTORIA A SEPANG!
Enea Bastianini è tornato! Il pilota italiano, che non trionfava dal lontano GP di Aragon del 2022, ha spezzato un digiuno di vittorie lungo 420 giorni imponendosi in solitaria sul circuito di Sepang. Un successo che ha tolto forse un po’ di appeal alla lotta per il titolo tra Bagnaia e Martin, protagonisti di un avvincente testa a testa nelle prime fasi di gara. La svolta è arrivata alla prima curva, con Bastianini abile a infilarsi approfittando di un errore dei due battistrada. Da lì in poi per il pilota Ducati è stata una cavalcata trionfale verso il gradino più alto del podio. Peccato per i problemi fisici che ne hanno limitato il rendimento nella prima parte di stagione, altrimenti con un Bastianini così in forma le Ducati avrebbero potuto dominare senza lasciare chance a Martin per il titolo. Comunque sia, Bagnaia e lo spagnolo hanno poi dato vita a un duello breve, ma esaltante nei primi giri, con sorpassi e controsorpassi da antologia. Poi Pecco ha impresso il ritmo, martellando giro dopo giro e staccando irrimediabilmente il rivale. Ora si decide tutto a Valencia: riuscirà Bastianini a ripetersi da arbitro del Mondiale?
DOMINIO DUCATI IN MALESIA!
Anche in Malesia si è assistito al dominio incontrastato delle Ducati, con ben quattro piloti ai primi quattro posti. Un festival di moto rosse culminato con la vittoria di un ritrovato Bastianini, il quinto pilota del marchio di Borgo Panigale a salire sul gradino più alto del podio in stagione. La conferma di una superiorità schiacciante, con la sola eccezione di Alex Marquez capace di battere le Rosse nella gara sprint grazie ad una guida impeccabile. Per il povero Quartararo, quinto con la sua Yamaha, neanche il tempo di illudersi: il gap accumulato sulle velocissime Ducati è stato di ben 15 secondi. Rispetto al 2022 i valori in campo sono cambiati: Bastianini ha vinto in 39’59”, ben 14 secondi più veloce di Bagnaia l’anno scorso. Idem per la pole di Bagnaia, mezzo secondo meglio del tempo 2022 di Martin. E il record sul giro di Alex Marquez, di oltre un secondo inferiore al miglior crono dello spagnolo della passata stagione. Insomma, la Ducati vola e domina, lasciando solo le briciole agli avversari. Riuscirà qualcuno a spezzare questo regno nel 2024?
BAGNAIA PIÙ SICURO DI MARTIN DOPO SEPANG
La gara di Sepang ha visto Bagnaia mostrarsi più sicuro e determinato rispetto al rivale Martin nella corsa al titolo iridato. Nonostante Pecco non abbia guadagnato molto in termini di punti sullo spagnolo, rimanendo a +14 a due GP dalla fine, la sua prova autorevole e il margine accumulato in pista fanno ben sperare i tifosi Ducati. Martin invece è apparso in difficoltà, costretto ad ammettere che da ora in avanti dovrà prendersi più rischi per recuperare. Il pilota Pramac non si fa illusioni sugli “alleati” e sa che dovrà farcela da solo, come dichiarato con fermezza. Bagnaia invece può contare su un Bastianini ritrovato, anche se la priorità del pilota ex Gresini resta ottenere il massimo per sé e per il team. Insomma, il duello mondiale rimane apertissimo ma dopo Sepang il pronostico pende leggermente dalla parte di Pecco. Servirà un’impresa a Martin per ribaltare le sorti del campionato nelle ultime due gare. Ce la farà?
DUCATI, DILEMMA GIOCO DI SQUADRA PER IL TITOLO
Con solo due gare al termine, in Ducati si profila il dilemma del gioco di squadra nella lotta iridata fra Bagnaia e Martin. Nonostante alla fine sarà un testa a testa fra i due piloti, il team potrebbe esercitare una pressione in caso di necessità. E poi c’è il nodo Bastianini: ritrovata la forma dopo un avvio difficile, Enea punta a chiudere la stagione alla grande, anche per convincere Ducati a confermarlo. Se Martin vincesse il titolo, probabilmente prenderebbe il posto di Bastianini nel team ufficiale. Ecco perché la firma a metà anno dei contratti può essere rischiosa: Ducati ha blindato Enea prima della straordinaria rimonta di Martin, che con 9 vittorie nella seconda parte di stagione si è preso di forza un posto nella squadra factory. Ora Bagnaia spera in un alleato Bastianini per fermare lo spagnolo, ma la priorità di Enea resta ottenere il massimo per sé. Sarà un finale thrilling, con Ducati che potrà giocare un ruolo decisivo negli equilibri interni. Riuscirà a gestire al meglio questa situazione delicata?
BASTIANINI-DUCATI, CONTRATTO 2024 GIÀ IN CASSAFORTE
Il manager di Bastianini, Carlo Pernat, getta acqua sul fuoco sulle voci di un possibile addio del pilota Gresini a Ducati: il contratto per il 2024 è già in cassaforte, assicura. Meglio risolvere queste delicate questioni interne da leader incontrastati della MotoGP, anziché dover rincorrere preoccupati come gli avversari. Intanto tiene banco la questione del controllo delle pressioni gomme, che rischia di condizionare pesantemente l’esito delle gare. Ammonizioni per Bagnaia, Bastianini e molti altri big, mentre ad Espargaro è già scattata la penalità di 3”. I piloti devono correre con l’incubo delle infrazioni, una spada di Damocle inaccettabile. Basterebbe adottare il sistema Superbike, con misurazione prima della partenza. Ma per ora, con il dominio Ducati, questi grattacapi passano in secondo piano.
L’importante è che in casa Rossa sappiano gestire al meglio le inevitabili tensioni interne di fine anno. Il duello iridato Bagnaia-Martin infiamma, Bastianini vuole chiudere alla grande: che lo spettacolo abbia inizio!