Berardi è tornato in campo dopo il terribile infortunio al tendine d’Achille. In un’intervista alla Gazzetta dello Sport l’attaccante ha confessato che lo scorso anno ha spinto molto per andare alla Juve: perché l’affare non è andato in porto.
Il ritorno in campo di Domenico Berardi è sicuramente una splendida notizia per tutto il calcio italiano. Una pedina fondamentale per le ambizioni del Sassuolo, che vuole subito tornare in Serie A dopo la dolorosa retrocessione dello scorso anno, ma anche per l’Italia del CT Spalletti.
In una bella intervista concessa alla Gazzetta dello Sport il bomber 30enne ha affrontato tanti temi che riguardano la sua carriera da calciatore, tra cui proprio il bruttissimo infortunio dello scorso marzo – rottura del tendine d’Achille – che lo ha costretto a rimanere lontano dai campi per sette mesi.
Nel 2021 Berardi ha rifiutato l’Atalanta: il motivo
Berardi ha poi parlato anche della Juventus e di come lo scorso anno avesse spinto per il trasferimento in bianconero. “L’anno scorso volevo andare alla Juve, ma i club non si sono accordati – racconta l’attaccante alla Gazzetta – Io ci rimasi male, ho litigato con la società perché era il momento giusto. Ma poi ho voltato pagina e ho ripresa a dare tutto per il Sassuolo“.
Tre anni fa, invece, lo voleva l’Atalanta ma in quel caso fu Berardi a dire di no per un motivo ben preciso: “Non ritenevo di essere adatto soprattutto dal punto di vista fisico a quel tipo di gioco“.