Bundesliga nel caos, tifosi sul piede di guerra: pioggia di cioccolatini e 12 minuti di silenzio contro la svendita dell’anima tedesca agli investitori
I tifosi tedeschi hanno dato vita a una singolare forma di protesta negli stadi della Bundesliga nell’ultimo fine settimana. Scene surreali a Mönchengladbach, dove alcuni sostenitori della Nordkurve hanno lanciato centinaia di monete di cioccolato in campo per esprimere il proprio disappunto contro la Federcalcio tedesca.
Ma non è tutto. Per 12 interminabili minuti si è calato il gelo su tutti gli impianti, con i supporter di casa che hanno osservato un silenzio assordante in segno di contestazione. Striscioni dalla scritta inequivocabile “Scheiß DFL” sono comparsi a ondate negli spalti. Cori rabbiosi hanno accompagnato la protesta pacifica ma determinata.
Il motivo che ha fatto scattare la rivolta popolare dei tifosi è noto: la Bundesliga ha deciso di aprire le porte agli investitori stranieri, mandando su tutte le furie gli ultras. “Non faremo parte del vostro patto”, è il chiaro messaggio che emerge dagli spalti tedeschi. La frattura tra i vertici del calcio e la base sembra insanabile. E la protesta con monete di cioccolata e silenzi assordanti non sembra destinata a finire qui.
BUNDESLIGA VENDUTA AGLI INVESTITORI ESTERI
La decisione della Bundesliga di aprire le porte agli investitori esterni, cedendo una fetta della propria anima, ha fatto detonare la rabbia delle curve tedesche. Nelle ultime ore, i club hanno approvato la controversa partnership che, in cambio di finanziamenti freschi, consegnerebbe a speculatori stranieri circa l’8% dei ricavi da diritti tv per i prossimi 20 anni.
Una resa incondizionata agli interessi economici, vista come un tradimento imperdonabile da quei tifosi che da mesi esponevano striscioni eloquenti a difesa della purezza della propria lega. La base del tifo organizzato ha così deciso di passare dalle parole ai fatti, trasformando gli stadi in teatro di una protesta silenziosa e determinata: 12 minuti assordanti con cori solo contro la Federazione, centinaia di cioccolatini lanciati verso il campo di Mönchengladbach come metafora amara di ciò che sarà del pallone teutonico.
I puristi ultras non vogliono saperne di legami con poteri commerciali terzi, temendo un’ulteriore deriva del calcio tedesco. La frattura sembra insanabile: da una parte la Bundesliga proiettata al business, dall’altra i tifosi arroccati a difesa del proprio mondo.
TIFOSI SUL PIEDE DI GUERRA
Il controverso progetto che ha fatto infiammare gli spalti tedeschi è stato approvato da 24 club su 36 tra Bundesliga e Zweite Liga. Come spiegato dal co-CEO della DFL Marc Lenz, ora inizierà la trattativa coi possibili investitori, per giungere a una scelta definitiva entro fine marzo.
La Federcalcio tedesca ha provato a gettare acqua sul fuoco, garantendo che gli speculatori finanziari non avranno alcun potere decisionale sul lato sportivo: impossibile dettare orari diversi per le partite o portare il campionato all’estero. Ma per una cifra complessiva fino a un miliardo di euro, l’acquirente metterà le mani sull’8% dei proventi tv per i prossimi 20 anni.
L’operazione servirebbe per irrobustire il business della Bundesliga e spingerne il marketing oltreconfine, ma la base del tifo organizzato non ci sta.
MONETE DI CIOCCOLATO CONTRO LA SVENDITA
La goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza delle tifoserie organizzate tedesche è la discussa apertura agli investitori approvata dai club. “Non staremo con le mani in mano a guardare la fine del calcio tedesco”, tuona lo striscione della curva giallonera del Borussia Dortmund. Ed è proprio da Dortmund che parte la protesta silenziosa, ma rumorosa, che si è propagata negli stadi nello scorso weekend.
Per ribadire che i supporter non sono semplici numeri da inserire in un business plan, è stato indetto uno sciopero canoro di 12 minuti durante il 15esimo turno di Bundesliga. Solo cori contro la Federazione, silenzio assordante verso il campo. Poi fiumi di insulti alla DFL, mentre cadevano striscioni di contestazione dagli spalti.
L’iniziativa più plateale è arrivata dai tifosi del Borussia Mönchengladbach, che come annunciato hanno lanciato centinaia di monete di cioccolato in campo durante la gara col Werder Brema. Una pioggia dolce amara come il futuro che si prospetta per il calcio teutonico secondo gli ultras: l’arbitro ha dovuto interrompere il gioco per far ripulire il terreno.