Il trasferimento di Riccardo Calafiori dal Bologna all’Arsenal scatena una disputa finanziaria. La Roma, ex proprietaria del cartellino, rivendica una sostanziosa percentuale sulla rivendita. Un intrigo di mercato che coinvolge quattro club e milioni di euro.
L’Arsenal ha messo a segno un colpo importante per rinforzare la propria difesa, assicurandosi le prestazioni di Riccardo Calafiori dal Bologna. Il giovane difensore italiano, classe 2002, si è messo in luce nella scorsa stagione contribuendo alla storica qualificazione in Champions League dei felsinei. La sua versatilità, passando da terzino sinistro a centrale difensivo sotto la guida di Thiago Motta, ha attirato l’attenzione dei Gunners.
LE CIFRE DELL’AFFARE
L’operazione si aggira intorno ai 40 milioni di euro, con ulteriori 5 milioni di bonus. Un affare importante per il Bologna, che però dovrà girare il 50% dell’incasso al Basilea, club da cui aveva acquistato Calafiori appena un anno fa.
LA RIVENDICAZIONE DELLA ROMA
Qui entra in gioco la Roma, ex proprietaria del cartellino di Calafiori. Secondo quanto riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’, i giallorossi avevano ceduto il giocatore al Basilea per 4 milioni di euro, mantenendo una percentuale del 40% sulla futura rivendita. La Roma ha già incassato 1,6 milioni, ma ora ne chiede altri 8 da questo passaggio all’Arsenal.
IL NODO DELLA DISCORDIA
Il Basilea, tuttavia, sostiene che l’accordo con la Roma prevedesse il 40% solo sulla parte fissa del trasferimento e non su quella variabile. Questa interpretazione divergente potrebbe portare a una disputa legale tra i club coinvolti.