Jannik Sinner sarà ancora n.1 del ranking ATP almeno fino al Roland Garros. Il forfait di Carlos Alcaraz a Madrid lo blinda al vertice: ecco tutti i punti da difendere e i margini su Zverev e lo spagnolo.
Grazie al forfait di Carlos Alcaraz dal Masters 1000 di Madrid, Jannik Sinner si garantisce almeno altre due settimane da numero uno del mondo. L’altoatesino raggiungerà così le 52 settimane consecutive in vetta al ranking ATP, un traguardo storico per il tennis italiano, e sogna già le 53 settimane al termine del Roland Garros. Con 9.730 punti, il margine su Alexander Zverev (7.995) e Alcaraz (7.860) è solido ma non ancora definitivo: ecco perché il Roland Garros sarà cruciale, soprattutto per i punti da difendere.
SINNER IN VETTA FINO A PARIGI
Con Alcaraz fermo ai box a Madrid e Zverev chiamato a difendere il titolo a Roma, Sinner può affrontare con relativa serenità il mese sulla terra. L’azzurro perderà solo 200 punti a Madrid, mentre non era presente a Roma nel 2024: un bel vantaggio, specie su Zverev che dovrà confermare i 1000 punti conquistati nella capitale e su Alcaraz, vincitore a Parigi l’anno scorso e costretto a difendere ben 2000 punti.
IL PESO DELLA TERRA ROSSA
Nella corsa al vertice, la superficie fa la differenza. Zverev ha 2.880 punti da difendere sulla terra, contro i 2.200 di Alcaraz e 1.400 di Sinner. Questo fa capire quanto la stagione su terra possa ridisegnare le gerarchie. Ma la vera montagna per i rivali è Wimbledon: Alcaraz difende 2.000 punti, Sinner “solo” 400.
GLI OBIETTIVI FINO ALLE FINALS
Sinner guarda con ottimismo anche al cemento post-estate, dove detiene oltre 6.000 punti da difendere grazie al trionfo agli US Open e alle Finals di Torino. Tuttavia, ogni passo falso può riaprire la corsa: Zverev ha fatto bene a Shanghai e Parigi, mentre Alcaraz sarà l’uomo da battere a Wimbledon.
SINNER, L’UOMO DA BATTERE
Con il forfait di Alcaraz a Madrid e i tanti punti da difendere per i suoi rivali, Jannik Sinner è più che mai l’uomo da battere nel 2025. I margini sono buoni, ma la stagione è lunga e ricca di trappole. L’Italia intera sogna, Jannik continua a scrivere la storia.