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Il nuovo allenatore esordisce con un successo sofferto ma meritato: la squadra romana domina il primo tempo, soffre nella ripresa ma resiste fino alla fine. Visintin e Caversazio protagonisti.
La nuova era di Marco Calvani alla Virtus GVM Roma 1960 parte con una vittoria. Al Palazzetto dello Sport, i capitolini si impongono su Malvin PSA Sant’Antimo con il punteggio di 84-79, in una partita dalle due facce: primo tempo dominato, poi una sofferenza inattesa nel finale, con gli ospiti bravi a riaprire il match. Alla fine, però, la Virtus porta a casa un successo fondamentale, con una prova di squadra che conferma il carattere della formazione romana.
Tra i protagonisti, spiccano Visintin (12 punti) e Caversazio (13 punti), decisivi nei momenti chiave dell’incontro. Il prossimo impegno per la Virtus sarà domenica alle 18 in trasferta contro la San Giobbe Umana Chiusi.
UN PRIMO TEMPO PERFETTO: ROMA DOMINA
Il match parte con grande intensità e subito la Virtus prova a dettare il ritmo. Dopo i primi minuti di studio, Alberto Conti sblocca il punteggio con una tripla, dando il via a un break che a metà primo quarto porta i romani sull’11-5. La squadra di Calvani corre e costruisce bene, trovando in Rodriguez e Valentini due terminali offensivi importanti. A tre minuti dalla fine del primo periodo, il vantaggio si allarga sul 18-8 grazie a un’altra tripla di Conti e a una grande giocata di Santiangeli.
Visintin, ispirato, continua a colpire e il primo quarto si chiude con la Virtus avanti 28-11, un divario netto che fotografa la superiorità romana nella fase iniziale.
Nel secondo quarto Sant’Antimo prova a reagire con una tripla in apertura, ma la Virtus risponde colpo su colpo. Ancellotti segna dall’arco, Visintin vola a canestro e Caversazio aggiunge un’altra tripla, portando il punteggio sul 35-16. La squadra ospite fatica a trovare soluzioni offensive, mentre Roma continua a macinare gioco e punti. Prima dell’intervallo, Conti e Visintin spingono i padroni di casa al massimo vantaggio sul 47-29.
IL BLACKOUT: SANT’ANTIMO TORNA IN PARTITA
La ripresa, però, racconta un’altra storia. Dopo la penetrazione di Conti e il canestro di Radunic (49-29), Sant’Antimo cambia marcia e, con un parziale di 10-0, costringe la panchina romana a chiamare timeout. Due triple consecutive riducono il divario fino al 51-44, accendendo la partita.
La Virtus prova a reagire con Santiangeli e Visintin, ma gli ospiti non mollano e continuano a colpire con Berra e Lucas, avvicinandosi pericolosamente sul 53-49. Nel momento più difficile, arriva la scossa di Conti e Visintin, che con due giocate di energia riportano i capitolini avanti di dieci lunghezze (59-49). Il terzo quarto si chiude 62-54 con Roma che, nonostante il calo, mantiene il comando.
FINALE AL CARDIOPALMA, MA ROMA RESISTE
L’ultimo periodo è una battaglia. Berra segna da tre punti, Siberna risponde, ma gli ospiti restano in scia (69-60). Caversazio tenta lo strappo con un’altra tripla, ma Sant’Antimo replica con Lucas e torna sul 72-66 a tre minuti dalla fine.
Nel momento decisivo, Radunic si fa valere sotto canestro e segna un canestro fondamentale, ma Berra tiene in vita i suoi con una tripla pesante (81-78). Caversazio serve Radunic che con un gancio dalla linea di fondo sigilla la vittoria: 84-79 per la Virtus, che festeggia il primo successo dell’era Calvani.
TABELLINO
VIRTUS GVM ROMA 1960 – MALVIN PSA SANT’ANTIMO | 84-79
Virtus GVM Roma 1960: Rodriguez 4, Visintin 12, Siberna 7, Zoffoli, Santiangeli 9, Radunic 10, Caversazio 13, Branchi ne, Valentini 5, Ancellotti 5, Conti 14. All: Calvani
Malvin PSA Sant’Antimo: Berra 9, Spinelli ne, Mehmedoviq 17, Ruggiero, Rota 4, Lucas 5, Lenti 18, Spizzichini 16, Ziga 6, Vita Diu ne. All: Gandini
IL COMMENTO
La Virtus GVM Roma 1960 inizia nel migliore dei modi il nuovo corso con Calvani, dimostrando solidità nei momenti chiave. Un primo tempo dominante, un blackout nel terzo quarto e una reazione d’orgoglio nel finale: questa la sintesi di un match che ha messo in evidenza i pregi e i difetti della squadra.
Il prossimo test contro San Giobbe Umana Chiusi sarà un banco di prova fondamentale per capire se questa Virtus può davvero ambire a qualcosa di più di una semplice qualificazione ai playoff.
