Difesa a tre, marcatura a uomo e una squadra verticale: la Juve cambia pelle con Tudor. Ecco cosa aspettarsi dal nuovo assetto bianconero.
L’arrivo di Igor Tudor segna l’inizio di una rivoluzione tattica in casa Juventus. Dopo l’addio a Thiago Motta, la squadra si prepara a modificare profondamente il proprio assetto. Il tecnico croato adotterà il suo marchio di fabbrica: un 3-4-2-1 aggressivo, pronto a trasformarsi in una linea a quattro in fase difensiva. Basta palleggio sterile, largo a intensità, pressing e verticalizzazioni veloci.
DIFESA A TRE… O A QUATTRO? DIPENDE DALLA FASE
In fase di possesso, la Juventus sarà schierata con una difesa a tre, composta da Gatti, Kalulu e uno tra Veiga o Kelly (complice l’infortunio di Bremer). Ma quando si perde palla, tutto cambia: la linea diventa a quattro, con l’arretramento degli esterni o dei trequartisti. Un sistema fluido e adattabile, ma che richiede attenzione e disciplina.
GLI ESTERNI: IL DILEMMA E LE SOLUZIONI
Weah e Cambiaso sono gli esterni ideali per Tudor, in grado di coprire tutta la fascia. Ma l’abbondanza di ali offensive (Gonzalez, Mbangula, Conceição) costringerà il tecnico a trovare soluzioni ibride. Come già fatto alla Lazio con Zaccagni, Tudor potrebbe alternare un esterno offensivo e uno più difensivo per mantenere l’equilibrio.

CENTROCAMPO: LOCATELLI REGISTA, MA KOOP E THURAM DA RILANCIARE
Il centrocampo vedrà Locatelli come fulcro del gioco, affiancato da uno tra Thuram, McKennie o Douglas Luiz. Ma l’elemento chiave sarà Koopmeiners, alla ricerca della sua vera posizione. Da trequartista o mezzala, l’ex Atalanta dovrà garantire inserimenti e fisicità, proprio come Kamada alla Lazio sotto la guida di Tudor.

TREQUARTI E ATTACCO: VLAHOVIC PROTAGONISTA, MA ATTENTI AGLI EQUILIBRI
Con il 3-4-2-1, Vlahovic tornerà al centro del progetto offensivo. Dietro di lui agiranno due trequartisti, ma Tudor predilige equilibrio: difficile vedere insieme Yildiz e Kolo Muani, entrambi poco portati alla fase difensiva. Una soluzione ideale? Un trequartista di qualità accanto a un centrocampista con gamba, come McKennie o Thuram avanzato.
COSA ASPETTARSI DALLA NUOVA JUVE DI TUDOR
- Modulo base: 3-4-2-1 con variazioni difensive
- Verticalità, aggressività e marcature a uomo
- Rotazioni intelligenti sugli esterni tra offensivi e difensivi
- Koopmeiners jolly tra centrocampo e trequarti
- Rilancio di Vlahovic come riferimento offensivo
La nuova Juventus sarà più intensa, meno prevedibile e decisamente più coraggiosa. Tudor ha le idee chiare, ora tocca alla squadra seguirlo.