Parma, a Verona il ritorno di Djuric?

Milan Djuric accelera il recupero e sogna il rientro al Bentegodi: lunedì contro il Verona potrebbe essere tra i convocati. Bonny scalpita per una maglia da titolare, ma occhio alla sorpresa. Il Parma non vince in trasferta dal 9 novembre.

Cristian Chivu sorride: il Parma potrebbe presto riabbracciare Milan Djuric. L’attaccante bosniaco, fermo da settimane per un infortunio al ginocchio, ha sorpreso tutti accelerando i tempi di recupero. Lo ha rivelato lui stesso, durante una cena con i tifosi: “Ho forzato un po’, ma voglio esserci. Voglio dare una mano alla squadra”. Parole che confermano il clima positivo che si respira nello spogliatoio crociato: compattezza, fiducia, e fame di salvezza.

Lunedì alle 18.30, al Bentegodi, il Parma sfiderà l’Hellas Verona in una gara che sa tanto di spareggio. Non sarà un match qualunque: l’ultima vittoria dei ducali in casa dei gialloblù risale al 28 gennaio 2001. Allora, Facebook non esisteva ancora, Marco Di Vaio firmava una doppietta e Arrigo Sacchi sedeva per l’ultima volta su una panchina. Oggi Sacchi, dalla sua Fusignano, osserva con passione il cammino del Parma, tifando per la squadra che gli ha regalato emozioni forti.

BONNY TITOLARE

Con Djuric vicino al recupero, Chivu potrà contare su una pedina fondamentale nel finale di stagione. Tuttavia, al centro dell’attacco dovrebbe partire titolare Ange-Yoan Bonny, autore di un gol decisivo contro il Monza e in un ottimo momento di forma. Il francese è in vantaggio su Pellegrino, ma l’ipotesi di una coppia inedita con Djuric non è da escludere del tutto, magari a gara in corso.

SFATARE IL TABU’ TRASFERTA

Il Parma non vince fuori casa dal 9 novembre, quando riuscì a superare il Venezia. Dopo i pareggi contro Torino e Monza, i gialloblù cercano tre punti pesanti per allontanarsi dalla zona calda. E per farlo, servirà tutto: spirito di gruppo, idee chiare, e un po’ di sana follia offensiva. Chivu lo sa e prepara il match con grande attenzione: nei prossimi tre allenamenti scioglierà le riserve su Djuric, ma intanto coltiva la speranza di ritrovare il suo bomber proprio nello stadio dove il gigante bosniaco ha lasciato ricordi indelebili.

Una motivazione in più. Un’arma in più. E chissà, magari anche una storia da raccontare.