Sampdoria Napoli

Sampdoria nel caos: panchina in bilico e incubo Serie C

La pesante sconfitta contro il Frosinone ha aperto una crepa profonda: il club riflette sul futuro in panchina, mentre la squadra affonda verso il baratro. Domenica a La Spezia potrebbe essere decisiva.

La Sampdoria è sull’orlo del precipizio. Dopo lo 0-3 interno contro il Frosinone, la squadra blucerchiata si trova in una situazione che definire complicata è un eufemismo. Siamo davanti a una crisi senza precedenti, con un terzultimo posto che sa di condanna e con un calendario che non fa sconti, a cominciare dalla trasferta imminente in casa dello Spezia. E intanto la società… riflette. Ancora.

VERTICI IN AGITAZIONE, SCELTE RINVIATE MA NON PIÙ EVITABILI

Leonardo Semplici resta per ora al suo posto, confermato dopo un vertice tra il presidente Matteo Manfredi, il direttore sportivo Pietro Accardi e il consigliere di mercato Alessandro Messina. Ma la sensazione è chiara: si tratta di una fiducia appesa a un filo, figlia di un momento disperato più che di una vera convinzione. Quattordici punti in quindici partite sono un bottino da retrocessione certa. E la squadra, oltre ai limiti tecnici, sembra aver perso anche identità e spirito.

PIRLO RESTA SULLO SFONDO: LA TENTAZIONE DEL RITORNO

Tra le riflessioni più insistenti che animano le stanze di Corte Lambruschini, secondo quanto riportato da Il Secolo XIX, spunta con forza il nome di Andrea Pirlo. L’ex allenatore blucerchiato, ancora sotto contratto fino a giugno, rappresenta una suggestione tutt’altro che tramontata. Il presidente Manfredi ci sta pensando seriamente, sebbene i rapporti tesi con il ds Accardi – lo stesso che lo esonerò ad agosto dopo appena tre giornate – rendano complicato un suo rientro. Ma in caso di nuovo crollo contro lo Spezia, il suo profilo potrebbe tornare clamorosamente d’attualità. Un azzardo? Forse. Ma quando la nave affonda, anche le rotte più rischiose possono sembrare un’ancora di salvezza.

Andrea Pirlo
Credit Instagram Andrea Pirlo (Lanotiziasportiva.com)

TRA ULTRÀ, TENSIONI E FALLIMENTI: UN CLUB ALLA DERIVA

Il clima attorno alla Samp è da allarme rosso. La contestazione dei tifosi dopo il ko con il Frosinone è sfociata in episodi gravi, con un agguato al pullman della squadra: fumogeni, sassi e tensione altissima. E mentre la dirigenza esita, l’ambiente è sull’orlo dell’esplosione. La tifoseria ha esaurito la pazienza, lo spogliatoio appare spaccato, e le frasi nel post partita del tecnico — che ha scaricato gran parte delle responsabilità sulla squadra — hanno solo alimentato il fuoco.

Il rischio C non è solo sportivo. La caduta nella terza serie rappresenterebbe un terremoto anche a livello finanziario. Il piano industriale presentato al Tribunale non prevedeva lo scenario della Serie C, e ciò potrebbe far saltare gli accordi di risanamento. Il pericolo? La mancata continuità aziendale. Senza nuovi capitali freschi, secondo La Gazzetta dello Sport, l’intero impianto potrebbe collassare. E a farne le spese sarebbero anche Primavera e squadra femminile, già in crisi.

CHE FINE HA FATTO LA GRANDE SAMP? UN’OMBRA DEL PASSATO

Guardare questa Sampdoria fa male agli occhi e al cuore di chi ha vissuto — o anche solo sognato — la grande squadra degli anni ’80 e ’90. Quella dei Vialli e dei Mancini, dei Lombardo e dei Pagliuca, guidata da un maestro come Boskov e capace di arrivare a un soffio dalla gloria europea, sfiorata nella maledetta notte di Wembley contro il Barcellona. Un’epoca dorata, fatta di uno Scudetto leggendario e di un’identità forte, riconoscibile, gloriosa. Oggi di quella squadra non resta che il ricordo sbiadito nei cuori dei tifosi e nei muri della città. Al suo posto, una società fragile, una rosa senza leadership, e una gestione tecnica e societaria lontanissima dagli standard di un tempo. Domandarsi che fine abbia fatto quella Samp è inevitabile. E la risposta, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti.

VERSO LO SPEZIA CON IL FIATO SOSPESO

Niente ritiro, almeno per ora. Gli allenamenti riprenderanno martedì a Bogliasco, ma la sensazione è che la partita di domenica sarà uno spartiacque. Un altro passo falso potrebbe portare al cambiamento definitivo. Le riflessioni di Manfredi non possono più attendere. Questa Samp non ha più tempo. O si agisce, o si sprofonda. E questa volta, forse, per davvero.

A proposito di Cristian La Rosa

Cristian La Rosa. Classe ’76, ama il calcio e lo sport in generale. Segue con passione il calcio internazionale e ha collaborato con alcuni web magazine. È il fondatore, ideatore ed editore.