Dall’ufficialità di Slot al Liverpool ai rumors su Xavi al Barcellona, passando per gli addii di Tuchel e Allegri: il valzer delle panchine infiamma il calciomercato estivo.
L’estate 2024 si preannuncia rovente non solo per il calciomercato dei giocatori, ma anche per quello degli allenatori. Le big d’Europa sono pronte a rivoluzionare le proprie panchine, con cambi al vertice che promettono di ridisegnare gli equilibri del calcio continentale.
La notizia più clamorosa arriva dall’Inghilterra, dove il Liverpool ha ufficializzato l’ingaggio di Arne Slot come nuovo allenatore a partire dal 1° giugno 2024. L’olandese, reduce da un trionfo in Eredivisie e una Coppa d’Olanda con il Feyenoord, raccoglie la pesante eredità di Jurgen Klopp, che lascia i Reds dopo anni di successi.
Ma il valzer delle panchine non si ferma qui. In Germania, Thomas Tuchel ha confermato l’addio al Bayern Monaco, nonostante i tentativi di trovare un accordo per il rinnovo. In Spagna, invece, il futuro di Xavi al Barcellona sembra sempre più in bilico, con il presidente Laporta che starebbe valutando l’esonero dopo le recenti dichiarazioni dell’allenatore sulla difficile situazione economica del club.
In Italia, la Juventus ha esonerato Massimiliano Allegri per “comportamenti non compatibili con i valori del club” dopo i fatti dell’Olimpico in Coppa Italia. In pole per la successione c’è Thiago Motta, mentre al Milan si pensa a Paulo Fonseca per il dopo Pioli.
Ma non ci sono solo addii. Carlo Ancelotti ha rinnovato con il Real Madrid fino al 2026, spegnendo le voci di un possibile approdo sulla panchina del Brasile. Anche Diego Simeone ha prolungato il suo matrimonio con l’Atletico Madrid fino al 2027, confermandosi come il più longevo nella storia della Liga.
E poi c’è Roberto De Zerbi, uno dei migliori della nuova generazione di allenatori, corteggiato da molti club europei. Senza dimenticare i big attualmente svincolati, da José Mourinho a Antonio Conte, passando per Zinedine Zidane e Maurizio Sarri.
Insomma, l’estate 2024 si preannuncia infuocata sul fronte delle panchine. Le big d’Europa sono pronte a cambiare volto, a caccia di nuove idee e nuovi stimoli per tornare a primeggiare in campo nazionale e internazionale.