Il portiere spagnolo è a un passo dal diventare nerazzurro, ma il suo arrivo ha rischiato di saltare all’ultimo.
L’Inter è pronta a mettere il sigillo su uno dei colpi più attesi di questa sessione di mercato. Josep Martinez, il talentuoso portiere spagnolo del Genoa, è finalmente a Milano per completare il suo trasferimento in nerazzurro. Ma il percorso che lo ha portato fin qui non è stato privo di ostacoli.
IL RETROSCENA CHE HA FATTO TREMARE I TIFOSI
Secondo quanto riportato dal giornalista Pasquale Guarro di ‘Calciomercato.com’, il rinvio delle visite mediche aveva scatenato il panico tra i tifosi interisti. Sui social network, alcuni avevano persino ironizzato su un possibile ritorno di fiamma per Bento, altro portiere nel mirino del club. Ma la realtà era ben diversa: si trattava solo di questioni burocratiche da sistemare.
LE CIFRE DELL’AFFARE
L’operazione che porterà Martinez all’Inter si aggira intorno ai 15,5 milioni di euro complessivi, senza l’inserimento di contropartite tecniche. Un investimento importante per il club nerazzurro, che dimostra quanto creda nelle potenzialità del giovane estremo difensore.
TENSIONI E RISOLUZIONE
Fonti vicine al Genoa rivelano che ci sarebbero state alcune tensioni tra il club rossoblù e l’agente del calciatore, che avrebbero contribuito a rallentare l’operazione. Tuttavia, ogni ostacolo è stato superato, aprendo la strada all’arrivo di Martinez a Milano.
L’ITER FINALE
Atterrato nella serata di mercoledì 3 luglio, accompagnato dal padre e dall’agente Sergio Barila, Martinez ha completato le visite mediche nella mattinata di giovedì. Dopo aver ottenuto l’idoneità sportiva presso il CONI, il portiere si è recato nella sede dell’Inter per apporre la sua firma sui contratti.
COSA ASPETTARSI DA MARTINEZ
Con l’arrivo di Martinez, l’Inter si assicura un portiere giovane ma già esperto, capace di fare la differenza tra i pali. La sua abilità nel gioco con i piedi e i riflessi felini promettono di alzare ulteriormente il livello della retroguardia nerazzurra. La porta dell’Inter è in buone mani.