La Juventus irrompe nella corsa per Tammy Abraham, gettando scompiglio nei piani di Roma e Milan. Un intrigo di mercato che potrebbe ridisegnare gli attacchi delle big di Serie A. Ecco tutti i dettagli della trattativa.
In un’inaspettata svolta di mercato, la Juventus ha messo gli occhi su Tammy Abraham, attaccante della Roma. Secondo quanto riportato dalla ‘Gazzetta dello Sport’, i bianconeri avrebbero chiesto informazioni sul giocatore inglese, aprendo uno scenario che potrebbe sconvolgere gli equilibri del calciomercato italiano.
IL PIANO BIANCONERO: TRA OPPORTUNITÀ E STRATEGIA
La mossa della Juventus si inserisce in un contesto di rinnovamento dell’attacco. Con la possibile partenza di Milik, corteggiato in Turchia e Inghilterra, e la cessione di Kean alla Fiorentina, il club torinese cerca un vice-Vlahovic di esperienza. Abraham, nonostante la stagione difficile, rappresenta un’opportunità intrigante per Thiago Motta.
LE CONDIZIONI DELL’AFFARE: PRESTITO VS CESSIONE
Il nodo principale della trattativa riguarda la formula del trasferimento. La Roma valuta Abraham intorno ai 25 milioni di euro e preferirebbe una cessione a titolo definitivo. La Juventus, d’altro canto, punta a un prestito secco o con diritto di riscatto, una strategia che riflette la cautela finanziaria del club.
ABRAHAM: DAL FLOP AL POSSIBILE RILANCIO
Dopo una prima stagione strepitosa con 27 gol, Abraham ha vissuto un’annata complicata, condizionata dall’infortunio al crociato. Questo rendimento altalenante influenza la posizione negoziale della Roma, ma non cancella il potenziale dell’attaccante inglese.
IL MILAN ALLA FINESTRA: UN INTRIGO A TRE
In questo scenario si inserisce anche il Milan, che ha recentemente valutato la posizione di Abraham. Sebbene i rossoneri siano attualmente concentrati su Morata, non hanno del tutto abbandonato l’idea di portare l’inglese a Milanello, aggiungendo un’ulteriore variabile all’equazione.
LA VISIONE DI THIAGO MOTTA: OLTRE IL VICE-VLAHOVIC
L’interesse della Juventus per Abraham non è casuale. Thiago Motta vede nell’inglese non solo un sostituto di Vlahovic, ma un potenziale “titolare bis”, capace di gestire i numerosi impegni della prossima stagione e di offrire soluzioni tattiche alternative.