L’eroe del Mondiale 2006, reduce dall’impresa promozione in A con i ciociari, potrebbe seguire le orme di Pirlo per sedersi sulla panchina più prestigiosa d’Italia e riportare la Vecchia Signora ai vertici.
La suggestione ha del romantico, ma il matrimonio è tutt’altro che impossibile. Ufficialmente nulla cambierà, ma la sensazione è che Massimiliano Allegri non sarà l’allenatore della Juventus nella prossima stagione.
Molti indizi fanno pensare a una separazione, più o meno consensuale. In tal caso, la società bianconera non vuole farsi cogliere impreparata e continua a guardarsi intorno alla ricerca del candidato ideale.
Il profilo è chiaro: giovane, preparato, possibilmente economico. Tra Igor Tudor, Thiago Motta e Sergio Conceiçao, secondo ‘La Repubblica’ tra i papabili successori di Allegri ci sarebbe Fabio Grosso. L’ex terzino, campione del mondo 2006, quest’anno ha guidato il Frosinone in Serie A con tre turni d’anticipo. Una cavalcata trionfale.
Grosso ha iniziato la carriera da allenatore alla Juventus, vincendo il Torneo di Viareggio nel 2016 e raggiungendo le finali di Coppa Italia e Campionato Primavera. Poi Bari e Verona in B, prima della brevissima avventura al Brescia, unica in A. Grosso dura meno di un mese (novembre-dicembre 2019), perde tre gare su tre ed è esonerato. In Svizzera col Sion non va meglio.
Da tre stagioni è al Frosinone, con cui ha centrato la promozione sul campo. L’eroe di Germania 2006, pur con poca esperienza in A, è giovane, ambizioso ed economico, caratteristiche che stuzzicano la dirigenza. Sa come si vince, trasmettendo mentalità e DNA juventino. Se Allegri saluterà, l’occasione è ghiotta.
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Grosso ha dimostrato di meritare una chance in un top club e la Juve potrebbe dargliela. Un nuovo ciclo è alle porte e il tecnico che ha fatto sognare una nazione intera nel 2006 potrebbe scriverne una nuova, luminosa pagina. Il tempo delle favole non è ancora finito.