Anche le trattative più laboriose trovano un punto di non ritorno: nonostante il forcing della Juventus per convincerlo a restare, il fantasista argentino ha scelto di abbandonare Torino per inseguire un’ultima grande sfida in un top club europeo.
La Juventus ha imparato sulla propria pelle che la pazienza, a volte, viene ripagata. Così, pur di accaparrarsi Angel Di Maria la scorsa estate, ha atteso oltre 40 giorni la risposta definitiva dell’argentino. Un’attesa spasmodica dettata dal peso specifico ed esperienza internazionale del Fideo, tassello imprescindibile per dare concretezza al progetto “instant team” caro a Massimiliano Allegri.
Poi, però, nel calcio come nella vita tutto scorre velocemente. E certi matrimoni, magari, non funzionano come preventivato. È il caso dell’avventura torinese di Di Maria, fatta di alti e bassi, prestazioni superlative e prove opache in egual misura. Un mix di risultati che, con ogni probabilità, porterà al divorzio al termine della stagione.
Le strategie bianconere sembrano infatti mutate, anche per via dell’età e dei costi dell’argentino. Il punto di non ritorno sarebbe stata la sfida di Siviglia, con una prova del Fideo giudicata insufficiente dalla dirigenza.
Stando alle indiscrezioni di ‘Goal.com’, il suo entourage si starebbe già muovendo alla ricerca di una nuova sistemazione in un top club europeo. Nel recente passato non sono mancate avances dalla Liga, campionato prediletto di Di Maria. Riferimenti al Barcellona quantomai voluti. Insomma, la love story sembra al capolinea, con frecciatine social che confermano come il rapporto si sia logorato.
Del resto, fin dall’inizio si parlava di un accordo annuale, funzionale ad entrambe le parti: esperienza per la Juve, vetrina Mondiale per il Fideo. A conti fatti, sorride soprattutto l’argentino, protagonista del trionfo in Qatar.
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La Juve dovrà trovare alternative, sebbene il mercato non sia la priorità attuale. Le criticità sono molteplici, a cominciare dal futuro di Allegri. Di Maria saluterà senza grossi rimpianti da ambo le parti, con la consapevolezza di un matrimonio che non ha funzionato come sperato ma che ha regalato reciproci vantaggi, seppur per un solo anno.
Nel calcio, certe storie nascono e muoiono in fretta. Quella con il Fideo non ha fatto eccezione.