Calciomercato Torino, scoppia la bufera: così salta la super firma

Calciomercato Torino, bufera e sempre più dubbi relativi al suo futuro. Ecco tutti gli aggiornamenti su una delle questioni destinate a infiammare la prossima campagna acquisti.

L’imminenza del calciomercato giustifica il diffondersi di tante voci e indiscrezioni, soprattutto relativamente a quelli che potrebbero essere i colpi più attesi del prossimo trimestre estivo. Basti pensare alle questioni Pogba e Di Maria che da diverso tempo a questa parte stanno suscitando grande attenzione all’ombra della Mole Antonelliana, laddove riecheggia ancora con insistenza il nome di quel Paulo Dybala che ha ormai detto addio alla Vecchia Signora e la cui situazione contrattuale lo sta rendendo uno degli oggetti del desiderio più importanti del mercato. Restando in quel di Torino e nell’ambito della sempre più diffusa tendenza a ingaggiare (o a perdere) giocatori a parametro zero, riportiamo interessanti aggiornamenti relativi all’ambiente sabaudo, questa volta sponda granata.

Calciomercato Toro, bufera e super firma: le ultime sul futuro di Belotti

Seppur meno rumorosa, non poca attenzione sta suscitando la questione Belotti, in scadenza contrattuale e attualmente non ancora in grado di disambiguare il proprio futuro. La standing ovation e i saluti nell’ultima partita di campionato, contro la Roma, aveva assunto il sapore di un commiato da un ambiente che per sette anni lo ha cullato, protetto e amato.

A metà maggio Cairo aveva comunicato di non voler attendere ancora tantissimo tempo in attesa di una risposta rispetto a quel rinnovo contrattuale propostogli per non salutare in modo beffardo il Torino dopo quasi una decade di gol, gioie e dispiaceri. Su quelle che saranno le scelte future, si è espresso stamane Tuttosport che ha evidenziato come potrebbero esserci anche inattese novità in quest’ambito. Su di lui si registra l’interesse di Napoli, Milan, Roma e Fiorentina, oltre che a quello dell’Inter.

Occhio però anche all’ingerenza del Monza, approdato in Serie A dopo più di un secolo e che con l’ingaggio del Gallo concretizzerebbe quel monito di Berlusconi di voler rendere la realtà lombarda non un semplice club di passaggio nel nostro campionato ma una solida società italiana. Che sia il primo passo di un deja-vù berlusconiano?