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Caputo un nuovo Schillaci per la Nazionale, De Zerbi: “Pochi come lui in area”

Quello che sta vivendo il calcio italiano è un momento che fino a poche settimane fa sarebbe stato difficile anche solo immaginare. Il lungo stop imposto dall’emergenza Coronavirus ha portato tutte le squadre a dover rispettare una sosta forzata, il tutto senza sapere se e in che modo si ripartirà.

Il tecnico del Sassuolo, Roberto De Zerbi, in un’intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’, ha svelato come vive le sue giornate lontano dal campo di allenamento.

“Sono rimasto con la squadra a Sassuolo, sede lavorativa, come da indicazione del club e del governo. Moglie e figli sono a Brescia. La giornata è una lunga videochiamata. E la preoccupazione per i miei genitori, anche a loro a Brescia. Ho amici che hanno avuto dei lutti. Brescia è città orgogliosa, forte, che non ostenta il dolore. Non sono mai stato tanto bresciano come oggi”.

Sono in molti a chiedersi in che modo il campionato ripartirà.

“L’importante è che, per una volta, si prendano decisioni senza che ognuno pensi al proprio orticello”.

Tra le più grandi novità proposte da questa Serie A c’è anche la definitiva esplosione ad alti livelli di Boga.

“Nell’uno contro uno ha pochi rivali al mondo. Anzi, nell’uno contro tre… Non conosceva l’esistenza della porta, faceva fatica a connettersi con i compagni, a farsi servire sulla corsa e a giocare senza palla. Lo abbiamo martellato. È gratificante vedere come è migliorato. Ha già segnato 8 gol, arriverà a farne stabilmente 15 a campionato”.

In molti si aspettano ancora la consacrazione di Domenico Berardi.

“Quando c’era, ha sempre fatto benissimo: gol, assist, prestazioni. Ne vorrei tanti di Berardi. In allenamento è un esempio. Solo Timo Werner alla sua età, 25 anni, ha segnato di più. È sottovalutato, come tante cose del Sassuolo. Domenico è un ambizioso che vive di calcio, intelligente e sensibile. Ha rifiutato delle occasioni per non cambiar vita, magari lo farà quest’estate o più avanti. Quando sarà in un club superiore, avrà la giusta valutazione. Berardi, Boga e Locatelli me li vedo in grandi squadre. Io me li porterei dietro”.

Secondo De Zerbi, Caputo potrebbe diventare un nuovo Schillaci per la Nazionale di Mancini.

“Per me sì. Pochi in Italia sono così forti in area e a porsi in maniera corretta verso la porta. È un professore ad attaccare lo spazio e a smarcarsi. Ciccio è arrivato in A tardi, si sta gustando tutto con la maturità di uomo esperto: è la sua forza”.

Anche lo stesso De Zerbi si sente pronto per il grande salto.

“In due anni abbiamo fatto crescere i giocatori, oggi la squadra è forte e ha margini per diventare più forte. Poi bisogna vedere i programmi del club. Dovesse arrivare la proposta di una grande, la considererei e verificherei se ci sono le condizioni per lavorare bene. Sono ambizioso, non arrivista. Pronto? Lo ero già due anni fa. Ma è anche vero che mi diverto molto ad allenare questi giocatori”.

A proposito di Cristian La Rosa

Cristian La Rosa. Classe ’76, ama il calcio e lo sport in generale. Segue con passione il calcio internazionale e ha collaborato con alcuni web magazine. È il fondatore, ideatore ed editore.

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