I sogni di gloria realizzati da compagni di squadra a cui non è mai stato concesso il palcoscenico della ribalta: gli osservati speciali di un’impresa senza poter mai assaporare il gusto dell’erba, spettatori privilegiati di una cavalcata trionfale vissuta per interposta persona.
La Champions League è il trofeo più ambito ma non tutti i giocatori della rosa vincitrice hanno la possibilità di alzarlo al cielo. Ci sono elementi che restano ai margini, senza mai assaggiare il campo ma diventando comunque Campioni d’Europa. Come è possibile?
Il regolamento UEFA prevede che alla squadra vincitrice vengano consegnate 40 medaglie d’oro che vengono assegnate a giocatori, staff tecnico e altri componenti. L’UEFA non specifica chi può riceverle: si limita a mettere a disposizione un numero fisso di medaglie.
Sta poi ai club decidere come distribuirle. Solitamente vengono date a tutta la rosa, anche a chi non ha mai giocato. Per forza di cose, se una squadra ha più di 40 giocatori qualcuno resta escluso ma di regola anche chi non ha mai messo piede in campo ha la sua medaglia.
Diventare campioni restando a guardare: un privilegio per pochi, ma resta un traguardo da raccontare, anche solo per esserne stato testimone. Il privilegio di poter dire “anch’io ero in quella squadra leggendaria che ha vinto la Champions”.