L’incubo chiamato Lampard non finisce: la settima sconfitta su sette partite conduce il Chelsea sempre più in fondo alla classifica, travolto in casa anche dall’Arsenal.
Il Chelsea sta vivendo un incubo. La sconfitta per 3-1 in casa dell’Arsenal precipita i Blues a +9 dalla zona retrocessione, quando mancano solo 4 giornate alla fine. Una caduta verticale per i londinesi, in crisi nera da quando Frank Lampard ha preso il posto di Graham Potter in panchina, con 7 k.o. in altrettante gare e appena 2 gol fatti a fronte di 14 subiti.
All’Emirates il risultato era già sul 3-0 all’ora di gioco, firmato dalla doppietta di Odegaard e dal gol di Gabriel Jesus. Le migliaia di tifosi dei Gunners intonano ironici cori nei confronti di quella che ormai appare una squadra allo sbando. Il Chelsea non è più tale, solo una sfilza di giocatori messi insieme a caso. Nonostante i cori per Lampard, l’ex centrocampista c’entra poco: subentrato in corsa, non è riuscito a risollevare le sorti di una squadra in caduta libera.
Per i Blues è notte fonda, l’unica consolazione è che la Premier finisce tra poco; altrimenti si parlerebbe di psicodramma retrocessione, impensabile ad inizio anno. Il gol della bandiera di Madueke, uno dei tanti volti nuovi arrivati a gennaio tra i Blues, non basta a mascherare i limiti di una squadra in crisi nera.
14 sconfitte totali, un bilancio disastroso per chi puntava alla Premier e alla Champions. Invece il Chelsea è precipitato nella parte destra della classifica, a +9 dalla zona calda. Non una semplice crisi, ma un vero e proprio tracollo. Servirebbe un miracolo per raddrizzare la stagione, ma il tempo stringe e la fiducia è al lumicino.
Ma è tardi per sperare in un lieto fine: la stagione dei Blues è già andata in soffitta, non resta che programmare il futuro.