Ciclismo: i mondiali in Ruanda del 2025 fanno rinascere il paese

Per la prima volta nella storia i mondiali di ciclismo del 2025 si terranno in Africa e in particolar modo in Ruanda, a Kigali, sua capitale. Il mondiale di ciclismo su strada del 2025 è per questo paese un’ulteriore occasione di rinascita e di spinta alla crescita e il governo e la popolazione stanno rispondendo a questa opportunità nel migliore dei modi.

Il Ruanda cerca infatti da tempo di riscattarsi dal suo passato turbolento caratterizzato dal genocidio e dallo scontro brutale tra tutsi e hutu. Adesso è tempo di guardare al futuro e di dare opportunità nuove ai giovani e a tutto il paese. Non è solo il ciclismo ad essere l’unico motore di questa rinascita, come vedremo in seguito, ma esso è solo uno degli ultimi importanti annunci che riguardano il Ruanda. Vediamo tutto nel dettaglio.

Il paese rinato

L’idea che il Ruanda potesse ospitare i mondiali di ciclismo su strada è cominciata a circolare già nel 2018. Ad avanzare questa proposta è stato David Lappartient durante la sua campagna elettorale.

Successivamente il Ruanda è riuscito ad accaparrarsi la gara mondiale battendo la concorrenza del Marocco, potendo finalmente portare questa competizione per la prima volta in Africa. Ad ospitarla saranno le strade di Kigali, che di solito ospitano il Tour du Rwanda.

Dopo il mondiale nelle Fiandre svoltosi nel 2021 e a quello australiano del 2022, tale appuntamento farà seguito ai mondiali in Gran Bretagna a Glasgow del 2023 e a quelli in Svizzera a Zurigo del 2024, ma suscita già da ora grande entusiasmo e scalpore per ciò che rappresentano. Per il paese un evento sportivo di questa portata è infatti il miglior modo di sottolineare come le cose siano cambiate rispetto al passato e come il suo ruolo sulla scena internazionale sia ormai differente.

Un tracciato impegnativo

Il clima africano, si sa, non è certo dei migliori e il caldo soffocante non è esattamente adatto ad uno sport faticoso come il ciclismo. Kigali però è una città particolare e dunque le condizioni ambientali potrebbero non essere così sfavorevoli come si pensa. 

Infatti questa città si trova ad un’altezza tra i 1400 e i 1600 metri e, pur essendo ovviamente molto soleggiata, ha una temperatura che nel corso dell’anno arriva a massimo 30 gradi. Risulta dunque essere ideale per svolgere gare ciclistiche.

La gara sembra però essere piuttosto impegnativa per altre motivazioni: la città di Kigali è infatti ricca di rilievi che possono dare quindi vita a numerosi saliscendi e quindi a molteplici sfide per i ciclisti. Dunque non siamo solo di fronte a un paese insolito in cui svolgere questo importante evento, ma anche ad un mondiale che si preannuncia ricco di sorprese ed emozioni forti, sia per i ciclisti che per gli appassionati.

Questi ultimi, in attesa di questo e dei mondiali più prossimi, possono intanto dedicarsi alla passione per il ciclismo amatoriale, ovviamente con il giusto equipaggiamento fatto di scarpe per bici e abbigliamento consono come quello offerto da Northwave. Se si è ben preparati, infatti, anche i rilievi del Ruanda risultano più facilmente affrontabili per un ciclista.

Non solo ciclismo

Il Ruanda è ad oggi un modello per tutta l’Africa subsahariana e non soltanto per i mondiali di ciclismo, ma per i numerosi legami con lo sport che ha saputo intrecciare negli ultimi anni. Infatti troviamo la sponsorizzazione dell’Arsenal e del Psg, le visite pubblicizzate dell’atleta Maria Sharapova e di David Luiz e, per restare in ambito ciclismo, l’organizzazione del Tour ciclistico continentale giunto ormai alla sua 24° edizione. 

Sembra quindi evidente che il paese ha deciso di puntare su una nuova immagine di sé legata anche e soprattutto allo sport, per invogliare tutti i suoi cittadini e in particolari i giovani a costruire un Ruanda migliore e più consapevole.

A proposito di Cristian La Rosa

Cristian La Rosa. Classe ’76, ama il calcio e lo sport in generale. Segue con passione il calcio internazionale e ha collaborato con alcuni web magazine. È il fondatore, ideatore ed editore.

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