Clamoroso: la UEFA aveva un monopolio dominante. Vittoria in tribunale per la Superlega

La UE affonda la UEFA: cade il muro che ha impedito per anni la nascita della Superlega

La sentenza della Corte di Giustizia Europea sulla Superlega è destinata a fare la storia del calcio continentale. Con una decisione che ha del clamoroso, i giudici di Lussemburgo hanno di fatto demolito il monopolio UEFA, stabilendo che l’opposizione al progetto alternativo violò le normative sulla concorrenza.

È la fine di un’era per Nyon: per decenni la confederazione guidata da Alexander Ceferin ha gestito incontrastata l’universo del pallone, respingendo sul nascere qualsiasi tentativo di dar vita a competizioni rivali. Questa volta però le big del continente, capitanate da Real Madrid, Juventus e Barcellona, hanno deciso di non mollare. E la loro tenacia è stata premiata dalla Corte Europea.

Un autogol pesantissimo per la UEFA, che ora rischia di veder crollare tutto il suo impero. I ricorsi si annunciano scontati, ma la strada è stata tracciata: la rivoluzione della Superlega può finalmente partire dopo la storica bocciatura del monopolio UEFA.

UEFA VS SUPERLEGA: LA GUERRA PER IL TRONO D’EUROPA

La disputa sulla Superlega nasconde una battaglia ben più ampia, destinata a ridisegnare gli equilibri del pallone europeo: da una parte la UEFA di Ceferin, il potente signore che da Nyon governa con pugno di ferro le competizioni continentali; dall’altra un manipolo di club ribelli, decisi a spezzare un dominio ormai quarantennale.

Al centro della contesa, l’annosa questione della governance del calcio. La confederazione guidata dallo sloveno rivendica il suo ruolo di garante, forte di uno Statuto che le conferisce pieni poteri legislativi e giudiziari. Una posizione di privilegio che, secondo i sostenitori della Superlega, celerebbe in realtà un regime monopolistico.

È su questo delicato crinale che si è pronunciata la Corte Europea, mettendo all’angolo la UEFA con argomenti pesanti come macigni. Per Nyon è una batosta senza precedenti, l’inizio potenziale di una rivolta che rischia di far vacillare le fondamenta stesse del sistema. Nel calcio che verrà, niente sarà più come prima.

CEFERIN CI RIPENSA: PACE CON I RIBELLI DELLA SUPERLEGA

Il dietrofront della UEFA sulla Superlega ha del clamoroso. Solo pochi mesi fa, quando il progetto era naufragato sotto il fuoco incrociato delle critiche, Nyon aveva tuonato vendetta contro i club scissionisti. Mega multe da centinaia di milioni, esclusione dalle coppe per due anni: Ceferin aveva indossato l’armatura e impugnato la spada, pronto a punire senza pietà le tre regine ribelli guidate da Real Madrid, Juventus e Barcellona.

Poi d’incanto, la retromarcia: procedimenti ritirati, sanzioni sospese, ramoscelli d’ulivo offerti ai patron scapestrati. Cosa ha convinto il numero uno della UEFA a rimangiarsi la parola data? Forse ha fiutato il vento, intuendo che la battaglia legale con le big del pallone europeo sarebbe stata rischiosa. O forse, più semplicemente, temeva di dover presto abdicare, spodestato proprio da quella Superlega che aveva tanto osteggiato.

GAME OVER UEFA: LA SENTENZA CHE SCATENA LA RIVOLUZIONE DEL CALCIO

Cala il sipario sulla battaglia legale tra UEFA e Superlega, con Strasburgo che assesta il colpo del definitivo KO a Ceferin. Prima il Tribunale svizzero, poi quello spagnolo: entrambi avevano messo all’angolo la confederazione, impedendole di applicare le sanzioni contro i club ribelli e negandone di fatto l’esercizio del monopolio sul calcio europeo.

La sentenza della Corte di Giustizia certifica ora quello che in molti già sapevano: UEFA e FIFA hanno abusato per anni della loro posizione dominante, soffocando sul nascere qualsiasi tentativo di creare competizioni alternative sotto il loro ombrello. Un regime di controllo senza contrappesi, micidiale per la libera concorrenza.

Il football che verrà dovrà dunque ripensare il proprio sistema di governance, rendendolo più aperto e pluralista. Un assist perfetto per ribaltare il tavolo da gioco e spianare finalmente la strada alla Superlega e ai suoi tornei rivoluzionari. Per la UEFA è l’inizio della fine.

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