La Coppa Italia ha un fascino antico eppure regala ancora troppe incertezze: chi la conquista ottiene un posto nelle competizioni UEFA per la stagione successiva, ma senza sapere con precisione se sarà in Europa League o dovrà “accontentarsi” della neonata Conference League, con relativi turni preliminari a complicare i piani di preparazione.
La Coppa Italia è ad un passo dall’assegnare il suo trofeo, il 24 maggio in programma la finalissima allo Stadio Olimpico. Ma la vittoria nella competizione nazionale non garantisce solo prestigio e la gioia di alzare il trofeo: la squadra che trionferà potrà festeggiare anche la qualificazione ad una competizione europea. Ma quale?
La Coppa Italia riserva infatti ancora qualche incertezza in vista del futuro. Chi vince si qualifica di diritto alla fase a gironi dell’Europa League, indipendentemente dalla posizione in campionato. A meno che, però, non si sia già guadagnata un posto in Champions o direttamente nei gironi di EL: in quel caso, è la sesta classificata a far festa con i playoff Europa League, mentre alla settima tocca la Conference League.
Negli anni scorsi toccava invece all’altra finalista sperare in Europa, ma da qualche stagione le regole sono cambiate: chi perde la finale di Coppa Italia non ottiene più alcun pass continentale. L’Italia potrà portare al massimo due squadre in Europa League: la quinta del campionato e, appunto, la detentrice della Coppa.
C’è quindi attesa e speranza per chi è ancora in corsa, con la consapevolezza che vincere vorrà dire Europa ma forse anche qualche dubbio sulla competizione. Per alcuni sarà EL sicura, per altri dipenderà dagli ultimi 90′ di Serie A o da chi si alzerà vincitore all’Olimpico. La Conference, in ultima ipotesi, è dietro l’angolo. Il trofeo invece è quello per cui sognare, desiderare e lottare. Passato e futuro della Coppa Italia, divisa tra certezze e incertezze sempre uguali, ma al tempo stesso mai come adesso.