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Costa d’Avorio campione, ma la vera vincitrice è la Coppa d’Africa

Coppa d’Africa 2024: un’edizione da record che ha consacrato nuove stelle e regalato calcio spettacolare, tra sorprese e colpi di scena ad ogni match

L’urlo di gioia dei tifosi ivoriani ha riempito lo stadio di Abidjan domenica sera, quando la Costa D’Avorio ha alzato la coppa del trionfo. Battuta per 2-1 la Nigeria in una finale tesa ed equilibrata, la selezione di casa ha coronato nel migliore dei modi un torneo spettacolare sotto tutti i punti di vista. Già, perché questa edizione della Coppa d’Africa verrà ricordata non solo per la terza affermazione della Costa D’Avorio, ma anche e soprattutto per l’incredibile qualità del gioco espresso dalle varie nazionali: match combattuti, colpi di scena, goleade e nuovi talenti hanno caratterizzato ogni partita.

Un successo sportivo ma anche commerciale e mediatico, con stadi gremiti e una copertura televisiva capillare in tutto il continente africano. Numeri che hanno spinto molti addetti ai lavori e opinionisti a domandarsi, negli ultimissimi giorni, se questa possa essere stata la miglior edizione di sempre della Coppa d’Africa. Di certo, una delle più appassionanti e spettacolari.

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COPPA D’AFRICA DA RECORD: 2 MILIARDI DI SPETTATORI E VISIBILITÀ GLOBALE

I numeri snocciolati da Patrice Motsepe, presidente della CAF, nell’ultima conferenza stampa sono eloquenti: due miliardi di spettatori in tutto il mondo avrebbero seguito questa edizione della Coppa d’Africa. Un dato impressionante, che rende l’idea dell’interesse globale suscitato dalla competizione. Merito certamente del livello tecnico e agonistico straordinario espresso dalle nazionali africane, ma anche di una copertura mediatica senza precedenti.

È stata trasmessa in 180 Paesi, attraverso emittenti sportive leader come Sky Sports, beIN Sports, Canal+, BBC e nel nostro paese da Sportitalia: visibilità mai vista prima per il calcio del continente nero. E poi ci sono stati i social network, formidabili cassa di risonanza di video, highlights e contenuti virali che hanno fatto il giro del pianeta. Insomma, un successo sportivo ma soprattutto mediatico, con 6mila giornalisti accreditati e una ribalta mondiale per le stelle nascenti del pallone africano.

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TORNEO MAGICO TRA PRONOSTICI RIBALTATI E SORPRESE

Già alla vigilia si respirava un’aria diversa, quasi magica. La Coppa d’Africa 2024 prometteva spettacolo, grazie a un parterre di stelle assolute pronte a brillare: da Momo Salah a Mané, da Osimhen all’eroe della finale Haller, tutti convocati per trascinare le proprie nazionali alla gloria. Ma oltre ai campioni, a rendere questa edizione potenzialmente memorabile era l’equilibrio tra le contendenti. Nessuna favorita, distanze ridotte al minimo: il terreno fertile per match tiratissimi e pronostici sovvertiti.

E infatti la Coppa d’Africa ci ha regalato clamorose sorprese. Come l’epopea di Capo Verde, piccolo arcipelago atlantico capace di spingersi fino ai quarti di finale, dove solo i rigori lo hanno fermato contro il Sudafrica. O come la cavalcata della Repubblica Democratica del Congo, formazione dal profilo anonimo ma in grado di sconfiggere i giganti d’Africa e arrendersi solo in semifinale di fronte ai padroni di casa della Costa d’Avorio. Davvero un torneo incredibile, incerto ed esaltante fino all’ultimo.

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EDIZIONE DA SOGNO: GOL, SPETTACOLO E FUTURO D’ORO

Spettacolo, emozioni, colpi di scena: la Coppa d’Africa 2024 è stata un concentrato di tutto ciò che appassiona del calcio. Lo dicono le statistiche, con una media record di 2,47 gol a partita nella fase a gironi: il dato più alto degli ultimi 15 anni. Ma soprattutto lo dice il campo, con match vibrati e combattuti fino al fischio finale.

Merito anche della Confederazione Africana, che ha saputo confezionare e vendere un prodotto di qualità grazie anche ai 17 sponsor ufficiali di caratura mondiale, da TotalEnergies a Orange. E merito della Costa D’Avorio, perfetta padrona di casa con un’organizzazione impeccabile e stadi gremiti che hanno contribuito al successo del torneo.

Insomma, un’edizione da incorniciare, che ha acceso i riflettori sul presente e futuro del calcio africano. E che permetterà alla CAF di trattare da una posizione di maggior forza nelle prossime contrattazioni commerciali.

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CALA IL SIPARIO, LA COPPA D’AFRICA È PRONTA A VOLARE

Il sipario cala su un’edizione da favola, forse la più bella di sempre nella lunga storia della Coppa d’Africa. Un torneo che dal 1957 appassiona il continente, pur senza mai aver goduto in passato della ribalta mediatica di Europei o Copa America. Ma qualcosa sta cambiando: l’interesse globale sta crescendo, e il picco raggiunto quest’anno segna una svolta.

Merito dello spettacolo in campo, di nazionali aggressive e talentuose pronte a stupire. Merito di un’organizzazione finalmente all’altezza. E merito di quella nuova generazione di fuoriclasse africani che sta conquistando il mondo, da Salah a Mané. L’edizione 2024 passerà alla storia, ma è solo l’inizio: il calcio d’Africa è pronto al definitivo salto di qualità.

A proposito di Cristian La Rosa

Cristian La Rosa. Classe ’76, ama il calcio e lo sport in generale. Segue con passione il calcio internazionale e ha collaborato con alcuni web magazine. È il fondatore, ideatore ed editore.

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