I Blues in Estate hanno bruciato centinaia di milioni, e possono ‘girare’ a massimo 25 punti. E c’è un pattern che si fa preoccupante.
Alla vigilia della 19° giornata, il boxing day contro il Crystal Palace, i Blues allenati da Pochettino si stanno ancora leccando le ferite causate dall’8o ko stagionale, patito in casa del Wolverhampton. Che è pure stato il terzo nelle ultime quattro.
Soltanto 22 punti dopo 18 giornate, 3 in meno delle passata stagione ed in generale peggio di sempre degli ultimi dieci anni (fatta eccezione per una singola stagione). Dati che possiamo vedere tutti, e che quindi non voglio stare qui a seminare ulteriormente.
E magari dal prossimo turno Pochettino riuscirà ad invertire questo trend, che, almeno per quanto sono riuscito a capire, potrebbe essere il vero problema del Chelsea. O, almeno, una bella fetta di questo.
Perché già il fatto che i londinesi abbiano chiuso soltanto 4 volte in vantaggio il primo tempo la dice lunga. Ma mai come il fatto che in nessuna occasione siano stati sotto. Esatto. In 18 gare di Premier, il Chelsea non è mai andato a riposo sotto nel punteggio (come Inter e PSG.. nemmeno il PSV dall’alto del suo 16 su 16 ha fatto altrettanto).
Tolte le 4 volte che ha chiuso in vantaggio, vuol dire che 14 volte ha chiuso in X. L’unica ad avvicinarsi a questo numero è il Maiorca (13), seguito da Torino e Rayo Vallecano (12).
Iniziate ad afferrare?
I secondi tempi da incubo del Chelsea
Allora, prendiamola di nuovo larga. Per far capire quanto il Chelsea sia ‘particolare’. In 18 match, Sterling e compagni sono passati in svantaggio 12 volte. Insomma, i 2/3 del totale (una è pure finita 0-0). Ma quando subiscono gol nella prima frazione, riescono sempre a pareggiarlo (vedi la gara con lo United, rimessa in pari al 45′, o quella con il Newcastle).
Il problema arriva nella ripresa. Perché se siete stati attenti, avete già capito la dimensione del disastro. Le sconfitte in campionato sono 8, ed arrivano tutte da situazione di parità al 45′ (3 vittorie e 3 sconfitte). Se volete controllare, sono:
- vs West Ham (1-1, poi 3-1 finale, gol subito al 53′)
- vs Nottingham (0-0, 0-1 finale, gol al 48′)
- vs Aston Villa (0-0, 0-1 finale, gol al 73′)
- vs Brentford (0-0, 0-2 finale, gol al 58′)
- vs Newcastle (1-1, 4-1 finale, gol al 60′)
- vs Manchester United (1-1, 2-1 finale, gol al 69′)
- vs Everton (0-0, 2-0 finale, gol al 54′)
- vs Wolves (0-0, 2-1 finale, gol al 51′)
Volendo girare il coltello nella piaga, abbiamo anche dato un occhiata a due dati rilevanti: i gol presi nella ripresa, ed i minuti.
Il primo è un dato di facile lettura: 9 reti subite nei primi tempi, 19 nei secondi. Più del doppio. Ma vi abbiamo promesso un grado in più di profondità..
Di questi 19, 7 sono arrivati nei primi 15′ (tra il 46′ ed il 60′), appena 3 tra il 61′ ed il 75′, mentre ben 9 nel quarto d’ora finale (76′-90’+). Volendoci spingere ancora oltre, 8 dall’81’ in poi.
Insomma, oltre ad un approccio non impeccabile (4 reti nei primi 15′ di gare), pure quello del secondo tempo non è un gran che. Ma il peggio arriva nei minuti finali, quando si dovrebbero stringere i denti e cercare di portare a casa il risultato.
Forse è proprio per cercare di arrivare al successo che i Blues sono 3° per reti subite in contropiede (e sono comunque solo 3), anche se nel complesso non lasciano molto spazio per i lanci lunghi (18° su 20).
E non è eccessiva nemmeno la quantità di attacchi subita per via centrale (67%, il 13° risultato), anche se i 12.4 tiri/partita concessi sono un po’ tanti (6° dato di Premier). Il problema è che il 12% delle chances, i blues le offrono da dentro l’area piccola.. e qui solo Luton e Bournemouth hanno fatto peggio.
E a questo vogliamo aggiungere un altro dato allarmante: il Chelsea è la squadra che fallisce più occasioni pericolose, un paio ogni match (36 totali). Tipo quello di Sterling con i Wolves.
Riusciranno i Blues a raddrizzare una stagione che sta assumendo connotati sempre più grotteschi?