A Bergamo gli scaligeri durano meno di un gatto in tangenziale. E la difesa ora preoccupa
Nessuno aveva la presunzione di chiedere il colpaccio esterno al Verona sul campo dell’Atalanta, le quote erano proibitive ed ogni pronostico andava in direzione nerazzurra.
Quello che però si chiedeva era una reazione dopo la bruttissima prova interna contro il Monza, con gli ospiti che sono tornati a casa con 3 punti ed un 3-0 pesante in mano (doppietta Dany Mota, sigillo finale di Bianco).
E invece non c’è stata la minima traccia di niente nel Verona. Specialmente nel primo tempo. Specialmente nei primi minuti. Al 14′ De Ketelaere incastrava già il 3-0 alle spalle di Montipo’, dopo De Roon e Retegui, prima della doppietta di Lookman e della perla di Sarr che vale il 5-1 (arrotondato da Retegui nella ripresa).
E dopo aver preso 9 gol in una settimana, Paolo Zanetti è pericolosamente arrivato sul ciglio di un baratro che si chiama esonero.
Paolo Zanetti in bilico. A Lecce servono risposte
Sembra lontanissimo l’esordio in campionato con 3-0 inflitto al Napoli, a rispondere subito al primo inciampo di Coppa. O la vittoria di Genova per 2-0, arrivata dopo il tonfo con la Juve. Quando Zanetti sembrava aver ritrovato la sua dimensione in riva all’Adige.
Da li, oblio. Almeno in fatto di risultati. Sconfitte di misura con Lazio (2-1), Torino e Como (3-2), vittoria per 2-1 con il Venezia nello scontro diretto, poi gli schiaffoni presi da Monza e Atalanta.
Se da una parte gli scaligeri il gol lo trovano, avendone già siglati 13, dall’altro la difesa è completamente sparita, concedendone 18 in 6 partite e portando a 21 il totale.
Preoccupa anche l’involuzione nel gioco, che sta portando ad un netto crollo in classifica. E Zanetti non può permettersi un terzo capitombolo, contro una diretta concorrente come il Lecce. Il match del via del Mare è in programma Martedì, ed il tempo degli errori sembra finito.