Calciomercato Napoli

Da “vendi e vattene” a “grazie presidente”: l’incredibile scudetto di De Laurentiis

Dalle contestazioni estive per un mercato deludente all’incredibile cavalcata tricolore: De Laurentiis ha avuto ragione a non ascoltare le critiche e ha costruito un Napoli perfetto per vincere lo Scudetto che mancava da oltre 30 anni, zittendo i contestatori.

Festeggiare il terzo Scudetto quest’anno, a Napoli, sembrava pura fantascienza. La rivoluzione di Aurelio De Laurentiis in estate non convinceva i tifosi, che la vedevano come un ridimensionamento. Invece, contro ogni pronostico, il Napoli ha vinto il tricolore zittendo contestazioni e dubbi.

In estate a Dimaro i tifosi intonavano cori “A16”, invitando De Laurentiis a vendere e andarsene. Il mercato deludente e la scarsa ambizione avevano alimentato malumore e pessimismo. Dopo lo Scudetto sfiorato l’anno scorso e gli addii di Insigne, Koulibaly e Mertens, i tifosi non vedevano nulla di buono per questa stagione.

Striscioni e contestazioni hanno accompagnato il ritiro estivo, ma De Laurentiis è andato dritto per la sua strada: ha costruito un Napoli perfetto per vincere, che dopo anni di attesa ha riportato lo Scudetto all’ombra del Vesuvio. Zittendo i critici, azzerando dubbi e delusioni. Quello che sembrava improbabile si è trasformato in realtà.

Il presidente ha avuto ragione a non ascoltare le critiche e ha saputo costruire una squadra vincente nonostante i malumori dell’estate. La rivoluzione che non convinceva ha portato al tricolore. Le scelte di mercato contestate si sono rivelate giuste. Alla fine, “A16” si è trasformato in “Grazie presidente”: lo Scudetto è arrivato, sovvertendo dubbi e pronostici. Per la gioia dei tifosi e la rivincita del tanto contestato patron azzurro.

De Laurentiis, così ha costruito lo Scudetto Da Kim a Kvara, gli acquisti che nessuno credeva portassero al titolo

Aspettarsi che Kim, Kvaratskhelia e gli altri acquisti estivi portassero lo Scudetto sembrava pura fantasia. Il morale era sotto i tacchi, il profilo basso. Quando a maggio De Laurentiis parlava di puntare al titolo, i tifosi ridevano.

“Faremo di tutto, ma se non dovessimo riuscirci non dobbiamo deprimerci”.

Parole che suonavano come alibi, dopo i tanti addii importanti. Invece, la squadra ha vinto grazie ai nuovi e a Luciano Spalletti. Un tricolore inatteso, ciliegina sulla torta dei 19 anni di De Laurentiis, che ha rilevato il club dal fallimento riportandolo in A e in Europa in 4 anni. Tra alti e bassi, ma tenendo i conti in ordine e puntando su stipendi in linea con il progetto. Un rapporto difficile, fatto di gioie e delusioni, lodato e criticato.

De Laurentiis ha sempre scelto la via della sostenibilità, preferendo valorizzare i giovani ai top player. Per i tifosi servivano nomi più altisonanti per vincere, invece la filosofia societaria ha portato al trionfo. Prendere Kim e non un nome più blasonato, Kvara e non un campione affermato: scelte criticate, ma alla prova dei fatti vincenti.

Per la gioia di De Laurentiis e di chi ha sempre creduto nelle sue scelte.

De Laurentiis ci ha sempre creduto: Spalletti è stato la sua scommessa vincente

Le Coppe Italia, la Supercoppa e gli ottavi di Champions sembravano consolazioni. Invece, sono stati tasselli per costruire lo Scudetto insieme ai quarti di Champions, hanno segnato la rinascita del Napoli.

Da contestazioni a gioia, scenari ribaltati. La scelta di Spalletti ha ripagato, dopo i fallimenti di Ancelotti e Gattuso. L’uomo giusto per una squadra giovane e senza palmares. Un ciclo finito e tanti dubbi sono diventati manna dal cielo. Rigenerando voglia di vincere e hype. Permettendo a De Laurentiis di vincere su campionato e critiche.

Spalletti ha saputo motivare, dopo un primo anno complicato trasformando dubbi in certezze. Ricostruendo mattone dopo mattone, con l’entusiasmo ritrovato fino alla vittoria, in scenari che nessuno immaginava. Ha scommesso sull’inesperienza, ed ha vinto facendo quadrato intorno alla squadra e proteggendola dalle critiche estive. Ha creato un gruppo unito, in grado di stupire e di ribaltare sentimenti e pronostici portando lo Scudetto più inatteso, dopo una stagione di transizione che sembrava preludio a un ridimensionamento.

Invece i partenopei si sono compattati. Hanno trovato certezze nei nuovi, coesione con Spalletti, scacciando paure estive, fino al trionfo. Per la gioia di De Laurentiis, che con scelte discusse ha centrato un colpo da maestro. Trasformando contestazioni in applausi.

A proposito di Cristian La Rosa

Cristian La Rosa. Classe ’76, ama il calcio e lo sport in generale. Segue con passione il calcio internazionale e ha collaborato con alcuni web magazine. È il fondatore, ideatore ed editore.

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