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Il noto giornalista ha espresso parole di grande stima per Mateo Retegui. Il bomber dell’Atalanta sta convincendo pian piano tutti. Ecco che cosa ha detto su di lui Paolo Condò.
Mateo Retegui si sta prendendo la nazionale a suon di gol. Questa estate l’italo-argentino è passato dal Genoa all’Atalanta e sotto la guida di Gian Piero Gasperini il suo rendimento è drasticamente salito. Sette gol nelle prime sette giornate di Serie A e vetta della classifica marcatori in coabitazione con l’interista Thuram.
Luciano Spalletti ha scelto lui come centravanti titolare della nazionale e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Due gol contro Belgio e Israele nelle ultime due sfide di Nations League e movimenti sempre corretti su tutto il fronte offensivo.
Paolo Condò esalta Mateo Retegui
Sul quotidiano ‘La Repubblica‘, il noto giornalista Paolo Condò non ha usato troppi giri di parole per definire la crescita esponenziale di Mateo Retegui: “L’ ultima volta in cui l’Italia è stata pienamente soddisfatta del suo centravanti risale a quasi vent’anni fa, quando Luca Toni sostenne il ruolo con gioco e gol fra il Mondiale 2006 e l’Europeo 2008”.
E ancora: “Naturalmente è ancora presto per elevare Retegui al rango di Toni e dei suoi antenati, ma gare come quella di Udine autorizzano a sperarlo, perché in qualsiasi sistema di gioco la possibilità di appoggiarsi a un 9 agevola moltissimo gli altri dieci“.
Condò ha chiuso così il suo intervento su Retegui: “Ha ancora ampi margini di miglioramento nelle conclusioni, e si può essere fiduciosi perché nella sua esperienza italiana non c’è mese nel quale non sia cresciuto rispetto al mese precedente. Ma già così la sua capacità di far salire la squadra trattenendo il pallone come un pivot e poi distribuendolo ha permesso a Spalletti di sviluppare un gioco di inserimenti redditizio e spettacolare“.
