Colombia: l’incubo di Luis Diaz è terminato, rilasciato il padre rapito dai guerriglieri

L’incubo è finito: Luis Diaz può tornare a sorridere, rilasciato il padre prigioniero dei guerriglieri in Colombia

La Colombia tira un sospiro di sollievo: si conclude il drammatico rapimento del padre di Luis Diaz, talentuoso attaccante del Liverpool. Luis Manuel Diaz, genitore della stella dei Reds, è stato liberato ieri dopo ben 14 giorni di prigionia nelle mani dei guerriglieri dell’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN).

Il rapimento era avvenuto lo scorso 28 ottobre nel dipartimento di La Guajira, quando Luis Manuel e la moglie erano stati sequestrati da un commando armato. Per fortuna la donna era stata rilasciata poche ore dopo, mentre l’incubo del padre di Diaz è terminato solo ieri, quando è stato consegnato ad una delegazione umanitaria di Nazioni Unite, Chiesa e personale medico, come riporta ‘Rtvc’. Un sollievo enorme per il talentuoso giocatore colombiano del Liverpool, che nelle ultime due settimane ha vissuto momenti di grande apprensione per le sorti del genitore.

DRAMMATICA TRATTATIVA PER IL RILASCIO DEL PADRE DI LUIS DIAZ

La liberazione del padre di Luis Diaz è stata una lunga e complicata trattativa, con diversi colpi di scena prima del lieto fine. La commissione umanitaria era da giorni impegnata a mediare con i guerriglieri dell’ELN per ottenere il rilascio di Luis Manuel Diaz. Mercoledì sembrava che l’accordo fosse vicino, ma all’ultimo la liberazione è stata nuovamente rinviata, facendo infuriare le autorità colombiane. Il procuratore generale Francisco Barbosa ha accusato i guerriglieri di “giocare” cinicamente con la vita e la libertà del padre del giocatore del Liverpool. Anche l’ex ministro degli Interni Juan Fernando Cristo ha parlato di una vera e propria “presa in giro” nei confronti del governo e dell’intera Colombia. Fortunatamente, dopo giorni di trattative estenuanti e continue tensioni, si è giunti finalmente alla tanto attesa liberazione.

La fine di questo incubo ha portato grande sollievo non solo alla famiglia Diaz, ma a tutto il governo colombiano. Il presidente Gustavo Petro ha espresso tutta la sua gioia sui social: “Viva la libertà!”, ha scritto.

Anche la delegazione governativa impegnata nei colloqui di pace con l’ELN ha accolto con soddisfazione il rilascio:

“Registriamo con gioia la liberazione di Luis Manuel Díaz, che ha potuto ritornare dalla sua famiglia. Ci auguriamo che riacquisti presto la serenità, turbata da un evento che non sarebbe mai dovuto accadere”.

Ora non resta che aspettare il ritorno in campo di Luis Diaz con la maglia della Colombia, per lasciarsi definitivamente alle spalle questa brutta vicenda.

LIVERPOOL E COLOMBIA ESULTANO

Non poteva mancare il commento del Liverpool, club in cui milita Luis Diaz, alla lieta notizia della liberazione di suo padre. I Reds, che già nei giorni scorsi avevano diffuso un comunicato ufficiale per esprimere preoccupazione e vicinanza al proprio giocatore, hanno accolto con gioia il rilascio di Luis Manuel Diaz. Sulla pagina Facebook del club inglese è apparso un messaggio di felicità:

“Siamo lieti della notizia del ritorno del padre di Luis Diaz e ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito al suo rilascio”.

Parole che testimoniano l’affetto della società nei confronti del giocatore colombiano, che sicuramente potrà ora tornare a giocare con maggiore serenità, senza più l’angoscia per la sorte del padre. Un sospiro di sollievo per il Liverpool e per tutti i tifosi, che sperano di rivedere presto Diaz brillare in campo con la maglia dei Reds.

Anche la Federcalcio colombiana ha voluto unirsi ai ringraziamenti di tutte le istituzioni che hanno contribuito al rilascio, manifestando anche un auspicio: che il calcio, passione e gioia per milioni di tifosi, possa essere preservato da qualsiasi forma di violenza. Lo sport, e nello specifico il gioco del pallone, devono continuare a simboleggiare sani valori di unione, impegno e allegria.

La Colombia ha bisogno di poter gioire per le magie dei suoi campioni, non di soffrire per vicende che nulla hanno a che fare con il rettangolo verde. Che quanto accaduto sia da monito perché certe situazioni non abbiano più a ripetersi.

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