Il QPR abbraccia la cultura Maori per affrontare la sfida della coesione di squadra: l’allenatore Gareth Ainsworth ha scelto la Haka come nuova arma!
L’iniziativa di Gareth Ainsworth di introdurre la cultura Maori al Queens Park Rangers potrebbe sembrare strana per molti appassionati di calcio, ma la verità è che la coesione di squadra e l’unità sono elementi chiave per ottenere successo sul campo.
La cultura Maori, con la sua tradizione di danze guerriere come la Haka, può fornire ai giocatori uno stimolo per trovare una nuova motivazione e costruire un senso di unità.
Non è la prima volta che la cultura Maori viene utilizzata nello sport per migliorare l’unità di una squadra. Come abbiamo già detto, gli All Blacks utilizzano la Haka prima delle partite come una sorta di preparazione mentale, ma anche altre squadre, come la nazionale di calcio della Nuova Zelanda, hanno abbracciato la cultura Maori e la Haka come parte del loro patrimonio culturale.
Tuttavia, non è solo una questione di danze guerriere e rituali. Come spiegato da Bruce Simpson, l’unità-kotahitanga è un concetto che riguarda l’unità interiore e l’armonia tra le persone. La cultura Maori può quindi fornire una filosofia utile per migliorare la coesione del gruppo, la collaborazione e la condivisione degli obiettivi.
Ma la domanda rimane: funzionerà anche nel calcio?
Come già accennato, l’iniziativa potrebbe aver dato i suoi frutti nella partita di oggi pomeriggio contro il Birmingham, ma sarà necessario aspettare per vedere se questo approccio continuerà a funzionare nel lungo termine e se il QPR riuscirà a ottenere i risultati desiderati.
In ogni caso, l’iniziativa di Ainsworth dimostra come, nel calcio come in molti altri aspetti della vita, la cultura e la tradizione possono fornire un valore aggiunto per raggiungere il successo. Non si tratta solo di tattiche e strategie, ma anche di elementi psicologici e culturali che possono fare la differenza sul campo.