Una magia all’ultimo respiro di Vinicius Junior regala al Brasile un successo pesantissimo contro la Colombia, mentre il Cile sprofonda all’ultimo posto dopo la sconfitta con il Paraguay. Perù ok, torna al gol anche il 41enne Guerrero.
Quando tutto sembrava indirizzato verso un pareggio, ci ha pensato lui: Vinicius Junior. Un sinistro da 30 metri, al minuto 99, che ha fatto esplodere il Mané Garrincha e messo in ginocchio la Colombia, sancendo il 2-1 finale per il Brasile. Senza Neymar, la Seleção si affida alla fantasia e al talento dei suoi giovani campioni della Liga: Raphinha, Rodrygo e soprattutto Vinicius.
L’avvio è stato bruciante: rigore per il Brasile al 6’ trasformato da un glaciale Raphinha. Poi show di Rodrygo, che sfiora più volte il raddoppio. Ma al 41’ arriva la risposta colombiana: James Rodriguez inventa, Luis Diaz calcia forte e pareggia. Nella ripresa accade di tutto: rete annullata ai Cafeteros, ma soprattutto uno scontro terrificante tra Alisson e Davinson Sanchez. Il colombiano resta svenuto a terra, sostituito in barella, e anche il portiere brasiliano è costretto a uscire.
Il Brasile sfrutta il concussion protocol FIFA, utilizzando in totale sette cambi — un fatto mai accaduto prima in una gara ufficiale. E proprio quando tutto sembrava destinato al pareggio, Vinicius spacca la partita. Con questa vittoria i verdeoro salgono a quota 21 punti in 13 gare, secondi dietro all’Argentina (25 in 12).
PAURA IN CAMPO: INFORTUNI E RECORD DI CAMBI
L’episodio che ha congelato lo stadio è stato lo scontro violentissimo tra Alisson e Davinson Sanchez. Entrambi sostituiti per trauma cranico, con l’introduzione del protocollo FIFA che prevede sostituzioni extra in caso di commozione cerebrale. È la prima volta che una Nazionale utilizza sette cambi in una partita ufficiale. Un record nella storia del calcio sudamericano.
Ma oltre al dato storico, c’è la preoccupazione: Alisson, secondo il protocollo, dovrebbe osservare almeno cinque giorni di stop e rischia di saltare il big match contro l’Argentina.
PARAGUAY-CILE 1-0: LA ROJA È ULTIMA
Il Paraguay continua a sorprendere. All’Estadio Defensores del Chaco, l’Albirroja supera il Cile per 1-0 grazie alla rete del difensore Alderete al 60’. Sanabria, titolare per 77 minuti, lotta e trascina la squadra con grande intensità. La classifica sorride: quarto posto con 20 punti in 13 partite.
Al contrario, per la Roja è notte fonda: ultimi con soli 9 punti, dopo la quarta sconfitta post Copa America. La generazione d’oro è ormai un ricordo e la crisi sembra irreversibile.
PERÙ-BOLIVIA 3-1: TORNA AL GOL GUERRERO A 41 ANNI
L’incubo trasferta continua per la Bolivia. A Lima il Perù domina e vince 3-1, risalendo la china dopo tre gare a secco. Andy Polo apre al 37’, poi il momento più emozionante: Paolo Guerrero, 41 anni e una storia infinita, trova il gol del raddoppio al 45’ — il primo in Nazionale dopo tre anni e la fine della squalifica.
Nel secondo tempo accorcia Miguel Terceros su rigore, ma all’82’ ci pensa Edison Flores a chiudere i giochi. Perù ora penultimo con 10 punti, ma a soli tre dal settimo posto (spareggio intercontinentale). La Bolivia resta settima con 13 punti, ma attende il Venezuela che ha una gara in meno.
LA CLASSIFICA DELLE QUALIFICAZIONI CONMEBOL (DOPO 13 GARE)
- 🇦🇷 Argentina – 25 pt (12 gare)
- 🇧🇷 Brasile – 21 pt (13)
- 🇺🇾 Uruguay – 20 pt (12)
- 🇵🇾 Paraguay – 20 pt (13)
- 🇪🇨 Ecuador – 19 pt (12)
- 🇨🇴 Colombia – 19 pt (13)
- 🇧🇴 Bolivia – 13 pt (13)
- 🇻🇪 Venezuela – 12 pt (12)
- 🇵🇪 Perù – 10 pt (13)
- 🇨🇱 Cile – 9 pt (13)