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Italia, che fine hai fatto in Europa League? L’ultimo trionfo e le occasioni sprecate

L’ultimo successo è datato 1999, una vita fa: da allora solo sfiorati e rimorsi, quando finirà l’incubo in Europa League?

Anno dopo anno, l’Italia prova a rilanciarsi in Europa League, una competizione che non riesce a conquistare da tantissimo tempo. E puntualmente, per un motivo o per l’altro, le squadre tornano a mani vuote. Ogni stagione sembra la volta buona per spezzare la maledizione, ma tra finali perse e semifinali infruttuose, l’Italia continua a inseguire il trofeo.

Un digiuno lunghissimo che nel 2022/2023 le italiane rimaste sperano di poter superare. La Coppa UEFA, ribattezzata Europa League, è un tabù per il calcio tricolore. Sono passati oltre vent’anni dall’ultima volta in cui un club di Serie A l’ha alzata al cielo. Da allora, solo delusioni e rimpianti: finali sfiorate e poi svanite, cavalcate interrotte sul più bello. Ma la nostalgia di quei fasti non si placa.

Anche in questa stagione le ultime superstiti faranno di tutto per redimere il calcio tricolore e riportare in Italia un trofeo atteso da troppo, troppo tempo. Per tornare a scrivere la storia, proprio come fece il Parma nell’ormai lontano 1999.

COPPA UEFA/EUROPA LEAGUE, LE ITALIANE CHE L’HANNO VINTA

Era il 1999 quando il Parma di Alberto Malesani compiva l’impresa a Mosca contro il Marsiglia, regalando all’Italia l’ottavo successo in Coppa UEFA degli anni ’90. Quando il Parma atterra a Mosca, ad attenderli c’è il Marsiglia, arrivato imbattuto in finale ma orfano di quattro giocatori squalificati dopo gli scontri del post gara contro il Bologna.

E dopo 26 minuti, ecco il lampo che cambia tutto: retropassaggio sbagliato di Blanc, Crespo ne approfitta per scavalcare il portiere con un pallonetto. Dieci minuti e arriva il raddoppio di Vanoli, di testa su cross di Fuser. La partita prende la strada di Parma. Nella ripresa, Chiesa cala il tris e chiude i conti. Il Parma alza la sua seconda Coppa UEFA in quattro anni, mentre per l’OM, terzo club francese a perdere la finale, restano solo rimpianti.

Quella notte resta nella storia del Parma, e più in generale del calcio italiano. L’ultimo acuto, prima che calasse il buio. L’epilogo di una stagione perfetta, che consegnò alla storia un Parma memorabile. Che fece sognare e sollevò per l’ultima volta quel trofeo. Che da allora, nessuna italiana è più riuscita a conquistare. Un dominio pressoché incontrastato se non fosse stato per tre parentesi straniere firmati da Ajax, Bayern e Schalke 04. Poi, dal 2000 in avanti, il buio totale.

Per oltre un decennio, dal 1977 al 1999, la Coppa UEFA ha parlato italiano. La prima nel 1977, quando la Juventus si impose sull’Athletic Bilbao. Poi un digiuno durato 12 anni, interrotto dal Napoli di Maradona nel 1989.

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Da lì, un dominio pressoché incontrastato. Tre trionfi per l’Inter, altrettanti per la Juve e due per il Parma, l’ultimo club di Serie A ad alzare la coppa. Prima che calasse il buio. Prima che quella competizione, ribattezzata Europa League, si trasformasse in un tabù per il calcio tricolore.

La nostalgia di quei fasti non si placa, il digiuno si fa sempre più duro da sopportare. Ma la speranza di spezzare l’incantesimo e tornare a scrivere la storia, proprio come fece il Parma, continua a tenere vive le ambizioni delle italiane.

Prima o poi, l’attesa dovrà finire: un’italiana tornerà a sollevare quel trofeo. Per tornare a far impazzire le piazze italiane nelle notti europee, proprio come accadeva nei magnifici anni ’90. Quando la Coppa UEFA parlava italiano.

COPPA UEFA/EUROPA LEAGUE, LE ITALIANE CHE L’HANNO SFIORATA

Negli ultimi anni, qualche italiana ci ha provato. Ma la maledizione non si è spezzata. L’ultima a sfiorare il trofeo è stata l’Inter di Antonio Conte, sconfitta nella finale di Europa League 2020 dal Siviglia. Per i nerazzurri non è stata la prima delusione: nel 1997 avevano già perso l’atto conclusivo con lo Schalke 04.

Prima ancora, una lunga lista di rimpianti. La Juve ko nel 1995 con il Parma, la Fiorentina nel 1990 con la Juve, la Roma nel 1991 con l’Inter, il Torino nel 1992 con l’Ajax. Per la Lazio l’amarezza nel 1998 con l’Inter del Fenomeno Ronaldo. Tanti i sogni infranti sul più bello, le cavalcate interrotte a un passo dalla gloria. Una maledizione che sembra non voler finire.

COPPA UEFA/EUROPA LEAGUE, L’ALBO D’ORO

1971-1972 – Tottenham (Inghilterra)
1972-1973 – Liverpool (Inghilterra)
1973-1974 – Feyenoord (Paesi Bassi)
1974-1975 – Borussia Moenchengladbach (Germania Ovest)
1975-1976 – Liverpool (Inghilterra)
1976-1977 – Juventus (Italia)
1977-1978 – PSV (Paesi Bassi)
1978-1979 – Borussia Moenchengladbach (Germania Ovest)
1979-1980 – Eintracht Francoforte (Germania Ovest)
1980-1981 – Ipswich Town (Inghilterra)
1981-1982 – IFK Göteborg (Svezia)
1982-1983 – Anderlecht (Belgio)
1983-1984 – Tottenham (Inghilterra)
1984-1985 – Real Madrid (Spagna)
1985-1986 – Real Madrid (Spagna)
1986-1987 – IFK Göteborg (Svezia)
1987-1988 – Bayer Leverkusen (Germania Ovest)
1988-1989 – Napoli (Italia)
1989-1990 – Juventus (Italia)
1990-1991 – Inter (Italia)
1991-1992 – Ajax (Paesi Bassi)
1992-1993 – Juventus (Italia)
1993-1994 – Inter (Italia)
1994-1995 – Parma (Italia)
1995-1996 – Bayern Monaco (Germania)
1996-1997 – Schalke 04 (Germania)
1997-1998 – Inter (Italia)
1998-1999 – Parma (Italia)
1999-2000 – Galatasaray (Turchia)
2000-2001 – Liverpool (Inghilterra)
2001-2002 – Feyenoord (Paesi Bassi)
2002-2003 – Porto (Portogallo)
2003-2004 – Valencia (Spagna)
2004-2005 – Cska Mosca (Russia)
2005-2006 – Siviglia (Spagna)
2006-2007 – Siviglia (Spagna)
2007-2008 – Zenit San Pietroburgo (Russia)
2008-2009 – Shakhtar Donetsk (Ucraina)
2009-2010 – Atletico Madrid (Spagna)
2010-2011 – Porto (Portogallo)
2011-2012 – Atletico Madrid (Spagna)
2012-2013 – Chelsea (Inghilterra)
2013-2014 – Siviglia (Spagna)
2014-2015 – Siviglia (Spagna)
2015-2016 – Siviglia (Spagna)
2016-2017 – Manchester Utd (Inghilterra)
2017-2018 – Atletico Madrid (Spagna)
2018-2019 – Chelsea (Inghilterra)
2019-2020 – Siviglia (Spagna)
2020-2021 – Villarreal (Spagna)
2021-2022 – Eintracht Francoforte (Germania)

A proposito di Cristian La Rosa

Cristian La Rosa. Classe ’76, ama il calcio e lo sport in generale. Segue con passione il calcio internazionale e ha collaborato con alcuni web magazine. È il fondatore, ideatore ed editore.

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