Il podio di Abu Dhabi rappresenta un unicum nella storia della Formula 1: Max Verstappen, Charles Leclerc e Sergio Perez sono arrivati in quest’ordine sia all’ultima gara della stagione sia nel Mondiale di Formula 1 2022. Mai successo dal 1950 oggi.
In questa seconda parte ripercorriamo le combinazioni finali più clamorose degli anni ’70, ’80 e ’90.
1970
Jochen Rindt si schianta con la sua Lotus 72 all’ingresso della Parabolica a Monza durante le qualifiche del gp d’Italia e muore. Nessuno tra i piloti che lo seguivano in classifica riuscirà a sopravanzarlo pur rimanendo ancora 4 gare da disputare. L’appuntamento finale, in Messico, vede al traguardo nell’ordine i due ferraristi Jacky Ickx e Clay Regazzoni e Denny Hulme su McLaren, ovvero il secondo, il terzo e il quarto della classifica generale. Dietro a Rindt, unico campione postumo nella storia della Formula 1.
1975
Niki Lauda vince il titolo a Monza interrompendo il digiuno record – all’epoca – della Ferrari, undici anni. La stagione si chiude a Watkins Glen con l’austriaco vincitore davanti a Emerson Fittipaldi su McLaren, secondo anche nella classifica generale. Sull’ultimo podio dell’anno sale anche il compagno di squadra del brasiliano, Jochen Mass, mentre in campionato è Carlos Reutemann su Brabham a chiudere terzo. James Hunt, rivelazione della stagione con la Hesketh, si piazza quarto in gara e nel mondiale.
1986
Il mondiale si assegna alla sedicesima e ultima gara stagionale in Australia: in lotta ci sono il campione del mondo in carica, Alain Prost, e i due piloti della Williams, Nigel Mansell e Nelson Piquet. L’inglese, leader del mondiale e autore della pole, parte con la consapevolezza aritmetica che un terzo posto significherebbe titolo iridato. Keke Rosberg, alla sua ultima apparizione in Formula 1, si porta al comando sulla pista, quella di Adelaide, che lo aveva visto vincitore 12 mesi prima. Prost fora ed è costretto a rientrare ai box: gli uomini della McLaren decidono di cambiare tutte e 4 le gomme. Il contrattempo occorso al transalpino si rivela provvidenziale. Le Goodyear infatti, contrariamente alle rassicurazioni dei tecnici americani, non sono in grado di reggere per l’intera gara: la McLaren di Rosberg subisce lo scoppio della posteriore destra al giro 62 costringendolo al ritiro, stesso destino per Mansell (posteriore sinistra) quello successivo. Gli uomini di Frank Williams richiamano precauzionalmente Piquet e la McLaren numero 1 si ritrova in testa. Per Alain gara e bis iridato, Piquet arriva secondo, Stefan Johansson sale sul gradino più basso del podio all’ultima apparizione su Ferrari.
Classifica finale: Prost 72, Mansell 70, Piquet 69.
1987
Nelson Piquet si laurea campione del mondo per la terza volta con due gare di anticipo: in Giappone Mansell si infortuna al venerdì, autoeliminandosi dalla lotta per il titolo. Ad Adelaide, sede della sedicesima e ultima gara, si assiste ad una sorta di unicum alla rovescio: all’arrivo non c’è traccia dei primi 4 nel mondiale. Ancora assente Mansell, stavolta sono i freni l’elemento determinante. Ne fanno le spese sia Piquet sia Prost, entrambi costretti al ritiro, mentre Senna è secondo sotto alla bandiera a scacchi ma viene squalificato perchè ha montato dischi dei freni irregolari. Doppietta delle Rosse con Gerhard Berger davanti a Michele Alboreto, terzo viene classificato Thierry Boutsen su Benetton.
Classifica finale: Piquet 73, Mansell 61, Senna 57, Prost 46.
1991
Anche in questa edizione all’appuntamento conclusivo ad Adelaide non c’è il titolo in ballo. Per fortuna, perché la gara viene disputata sotto un pesante diluvio che causa incidenti a ripetizione fino a costringere la direzione gara ad esporre la bandiera rossa al 16° giro, di cui 14 validi per l’ordine d’arrivo. Al termine del gran premio più breve della storia – la farsa del gp del Belgio 2021 è valida unicamente a fini statistici – Senna è primo davanti a Mansell, proprio come nel Mondiale, e al suo scudiero Berger.
Classifica finale: Senna (McLaren) 96, Mansell (Williams) 72, Patrese (Williams) 53.
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1993
Il mondiale è già stato assegnato all’Estoril, l’ha vinto Alain Prost per la quarta volta, al volante della mitologica Williams FW15C L’ultimo appuntamento stagionale ha una data scritta nella storia della Formula 1, 7 novembre, un dove, Adelaide, e due protagonisti.
Ayrton e Alain. In qualifica la spunta agevolmente il brasiliano che rifila quasi mezzo secondo al rivale di sempre e la gara pure non ha storia: nonostante le bizze del motore Ford sulla sua McLaren, Senna conquista la vittoria che gli vale la piazza d’onore nella classifica. La numero 41. Prost si piazza alle sue spalle. Per Alain è stata l’ultima corsa, Ayrton non immagina che questa sia stata l’ultima vittoria.
Damon Hill, compagno di scuderia del Professore, si piazza terzo in qualifica, in gara e nel mondiale. Classifica finale: Prost 99, Senna 73, Hill 69.