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Manca ancora il nome ufficiale al progetto 676 anche se la logica suggerisce sommessamente la sigla SF-24.
In assenza di scossoni regolamentari le aspettative sono quelle che sono, il titolo di Kimi Raikkonen sta per raggiungere la maggiore età, eppure da Maranello hanno fatto sapere che la nuova vettura erediterà appena il 5% del non irresistibile progetto 2023.
Meno di un mese e gli occhi del mondo sono già puntati sull’iconico cavallino, quello più veloce e celebre al mondo. Perché Ferrari, al netto dei risultati in Formula 1, è IL brand per eccellenza, quello di cui tutti ma proprio tutti parlano.
Presentazione il 13 febbraio, poi in Bahrein per i test dal 21 al 23 e primo Gp, sabato 2 marzo
Ovviamente in attesa di capire cosa hanno combinato durante questi mesi i soliti rivali, dalla Red Bull dominatrice alla sorpresa McLaren, senza dimenticare la voglia di rivincita di Mercedes.
La pista ma non solo
La prima Ferrari realizzata sotto la direzione di Frederic Vasseur racchiude in sé una grande novità operativa: Diego Ioverno promosso a ds dopo l’addio di Laurent Mekies, rientrato in Alpha Tauri. Dell’addio all’ex stratega Inaki Rueda hanno parlato anche nei pianeti inesplorati.
Semmai fa un certo effetto rilevare il ritorno del figliol prodigo, l’ingegnere faentino Simone Resta, destinato per il momento a progetti fuori dalla Formula 1.
Il nodo piloti
Chi si attendeva la firma del rinnovo da parte di entrambi i piloti lo scorso anno è rimasto deluso: Charles Leclerc e Carlos Sainz al momento sono in scadenza al termine della stagione 2024.
Sorprese in vista?
Meno di un mese.
