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Finale thriller: la Nigeria getta al vento il vantaggio, la Costa d’Avorio ringrazia e alza la Coppa d’Africa

COPPA D’AFRICA 2024 – La clamorosa impresa della Costa d’Avorio: gli Elefanti hanno compiuto un’incredibile cavalcata verso il terzo titolo continentale

L’IMPRESA LEGGENDARIA DELLA COSTA D’AVORIO – Quella della Costa d’Avorio è una vittoria che ha del miracoloso. Sull’orlo dell’eliminazione nella fase a gironi, gli Elefanti si ritrovano come per magia in finale contro la solida Nigeria. Il copione sembra già scritto quando Troost-Ekong porta in vantaggio le Super Aquile, ma è qui che la Costa d’Avorio tira fuori l’orgoglio. Spinta dal caldissimo pubblico di Abidjan, la squadra di Emerse Faé, subentrato a Gasset, inizia a macinare gioco. Prima ci pensa Kessié con un colpo di testa a ristabilire la parità, poi Haller con una perfetta deviazione a mandare in visibilio i tifosi ivoriani. Finisce 2-1 per la Costa d’Avorio, al suo terzo trionfo continentale dopo quelli del 1992 e 2015. Un successo costruito con caparbietà e spirito di sacrificio, proprio quando tutto sembrava perduto. Gli Elefanti sono campioni d’Africa!

DA PENULTIMA NEL GIRONE ALLA GLORIA – La cavalcata trionfale della Costa d’Avorio verso la gloria ha dell’incredibile. Dopo l’illusorio successo contro la Guinea Bissau, gli Elefanti subiscono due sonore sconfitte che li relegano incredibilmente all’ultimo posto nel girone. Solo la vittoria del Marocco sullo Zambia permette loro di qualificarsi per un soffio come una delle peggiori terze. Ma è proprio da questo baratro che la squadra di Faé inizia la sua escalation. Con orgoglio e spirito di sacrificio, la Costa d’Avorio elimina ai rigori il Senegal, supera il Mali ai supplementari e ha la meglio sulla Repubblica Democratica del Congo in semifinale.

In finale, di fronte alla solida Nigeria, gli Elefanti ribaltano lo svantaggio iniziale e alzano al cielo la Coppa d’Africa. Protagonisti principali Kessié e Haller, letale in area di rigore. Un trionfo costruito con caparbietà dopo aver sfiorato l’eliminazione: una vittoria di cuore e carattere.

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KESSIÉ TRASCINA, OSIMHEN STECCA – La palma di migliore in campo non può che andare a Frank Kessié. Il centrocampista della Costa d’Avorio, ex Milan e di proprietà dell’Al-Ahli, è stato letteralmente il grande leader degli Elefanti. Con la sua esperienza ha mandato al manicomio la difesa nigeriana.

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Chi invece esce con le ossa rotte è Victor Osimhen. L’attaccante del Napoli stecca completamente la finale, sovrastato dal difensore della Roma Ndicka. Troppo nervoso, finisce per innervosirsi e protestare inutilmente per tutta la gara, venendo ben contenuto. Serata da dimenticare per il nigeriano, che di certo vorrà rifarsi al più presto.

A proposito di Cristian La Rosa

Cristian La Rosa. Classe ’76, ama il calcio e lo sport in generale. Segue con passione il calcio internazionale e ha collaborato con alcuni web magazine. È il fondatore, ideatore ed editore.

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