Fiorentina, manca il ‘Cuore’. Centrocampo da ricostruire

Palladino si trova subito una bella managna: in mediana non è rimasto quasi nessuno. La società deve muoversi

Un po’ per scelta del nuovo allenatore, un po’ per scelta societaria, il centrocampo della Fiorentina ha visto un vero e proprio esodo.

Arthur e Maxime Lopez sono tornati rispettivamente alla Juventus e al Sassuolo, mentre Duncan, Bonaventura e Castrovilli hanno visto il proprio contratto con i gigliati terminare lo scorso 30 giugno.

Insomma, dei calciatori in rosa la scorsa stagione, sono rimasti giusto Mandragora, l’oggetto misterioso Infantino e Barak, sulla trequarti. Giocatore al momento fuori da ogni senso logico, come visto all’Europeo.

A questi si possono aggiungere alcuni rientri dai prestiti. I giovani Bianco ed Amatucci, che il tecnico sicuramente valuterà, ma anche i marocchini Sabiri ed Amrabat.

Sull’ex Samp ci sarà da capire se e come si possa adattare al gioco del nuovo allenatore (con la dote di 5 gol e 7 assist forniti in Arabia), mentre per Amrabat il futuro sembra sicuramente lontano dalle rive dell’Arno. Per sua scelta eh.

Punto numero 1: il regista

Questo è un punto caldo. Nei 3 anni di Italiano sulla panchina viola, un ruolo così importante come quello di far girare la squadra non ha avuto un vero e proprio padrone. O meglio, lo ha avuto ma per una sola stagione.

Torreira il primo anno, poi il mancato riscatto dell’uruguagio ha spalancato le porte ad Amrabat (e abbiamo capito che non fosse il suo ruolo), poi la scorsa estate l’arrivo di Arthur Melo. Che con un riscatto da 20 milioni, ed uno stipendio oltre i 5, era chiaro non sarebbe stato confermato.

Sarebbe quindi l’ora di prendere qualcuno con un progetto un pelino più lungo, o decidere di affidare la cabina di regia ad uno degli ex primavera.

Ma non solo quello. Perché come abbiamo ormai capito, al netto delle valutazioni che dovrà fare mister Palladino, la Fiorentina in mezzo al campo qualcosa dovrà fare.. ed alla svelta.