L’ultima gara europei dei viola fu con Sousa in panchina, e finì 4-2 per il Monchengladbach
Ci siamo. Stasera Firenze tornerà a tingersi di Europa, e poco importa che si tratti di Conference invece che di Europa League. Dopo oltre 2000 giorni di digiuno ed anni tribolati con lo spettro della B a far risuonare le sue catene, finalmente al Franchi si torna a respirare aria di internazionalità.
Ed il Twente non è nemmeno l’avversario più comodo per riaprire il conto (qui il pronostico).. specialmente dopo quanto visto nella prima di campionato contro la Cremonese.
Perché se da una parte i tre punti sono arrivati, quello che ha preoccupato è stato il come.
Fiorentina, ecco cosa migliorare
Perché giocavi in casa, contro una neopromossa, ridotta in 10 per tutta la ripresa. E non puoi permetterti di farti riprendere due volte, una dopo pochi secondi dal vantaggio ed uno su un errore marchiano sia di Gollini che di chi doveva proteggerne un eventuale errore.
Così come non si può sperare in un altro regalo come quello di Radu.
Ma non è soltanto l’attenzione ai dettagli che servirà con il Twente, squadra che al momento è anche in un discreto stato di forma. Servirà come prima cosa finalizzare maggiormente quanto creato, visto che nell’ultimo turno i viola hanno tirato 27 volte di cui 11 in porta, più di ogni altra squadra.
E maggior interdizione, visto che i ragazzi di Italiano hanno anche concesso 13 conclusioni agli avversari, di cui 9 in inferiorità.