“Italiano alla Fiorentina vuole fare un calcio di comando”, parola di Arrigo Sacchi. Sacchi sorridente e determinato quello intercettato in queste ore a Fusignano. A due settimane circa dalla presentazione del libro ‘Il Realista Visionario‘ nelle Marche (Hotel Federico II di Jesi, il 9 aprile) ecco una interessante panoramica di Arrigo Sacchi sul calcio italiano. Per Sacchi un ritorno nelle Marche, dopo le recenti avventure in terra marchigiana quali Jesi e Macerata (nella foto a Potenza Picena). Di seguito la nostra intervista integrale in esclusiva.
ARRIGO SACCHI SU MILAN E INTER: “VI DICO CHE…”
Buongiorno Arrigo, partiamo dal percorso delle italiane in Europa. Secondo lei potranno arrivare fino in fondo? “Per fortuna non so prevedere il futuro, non è mai semplice fare pronostici. Spero che le italiane vadano bene e raggiungano traguardi importanti. Auguro a tutte il meglio in questa fase finale del cammino europeo”.
A suo avviso il Milan di Pioli e l’Inter di Inzaghi sono ancora un passo indietro rispetto alle big europee? “Purtroppo l’Italia è un paese che nei vari ambiti spesso non si dimostra all’altezza, non soltanto nel calcio che è riflesso della cultura e della storia di un paese. La nostra storia è stata eccellente fino ai romani, dopo direi proprio di no. Non riusciamo in tal senso e ci muoviamo con difficoltà.
Il mondo va a delle velocità per noi impensabili. Tuttavia qualcosa facciamo e si sta muovendo in questo momento. Prima ad esempio tutti gli allenatori erano dei tattici, oggi ce ne sono solo alcuni che sono strateghi. Già Sun Tzu, nel suo libro ‘L’arte della guerra’, sosteneva che se un tattico incontra uno stratega, per il tattico è subito odore di sconfitta. E non stupiamoci, poi, se squadre che in Italia hanno vinto molto hanno trionfato poco in Coppa dei Campioni.
PRONOSTICI EURO 2024: IL PROFETA DI FUSIGNANO SU LUCIANO SPALLETTI E LA NAZIONALE
Euro 2024: secondo lei il CT Luciano Spalletti è uno stratega? E potrà vincere subito con la Nazionale Azzurra? “Siamo ancora agli inizi ma sicuramente Luciano Spalletti è un ottimo allenatore. Luciano fa parte della categoria di allenatore stratega. L’ha dimostrato con il Napoli dove, con degli sconosciuti, è riuscito a vincere il campionato in carrozza. In Nazionale ha praticamente fatto solo tre giorni di allenamento e certamente nessuno di noi è un mago. In chiave azzurra credo sia importante prendere giocatori e persone affidabili, che danno tutto quello che possono dare. Se si dà tutto si è vincenti anche se non si vince…”
ANCELOTTI, GUARDIOLA E I “NUOVI” ARRIGO SACCHI… “PENSO CHE…”
Esiste ad oggi un nuovo Arrigo Sacchi o un nuovo Milan degli Immortali? In tal senso si avvicinano il City di Guardiola e il Real di Ancelotti? “Io penso di aver fatto delle cose semplicissime. Ma in questo paese a far cose semplici devi essere un eroe… Credo Guardiola e Ancelotti non abbiano bisogno che io dica che sono dei grandi. Lo sono certamente, e hanno saputo dare un grande contributo al calcio. In questa ottica direi che in Italia c’è un po’ di movimento”.
ARRIGO SACCHI SUGLI ALLENATORI STRATEGHI: “C’E’ ANCHE THIAGO MOTTA DEL BOLOGNA. CON MAURIZIO SARRI…”
Chi è uno stratega tra gli allenatori italiani in circolazione, tanto per fare qualche esempio… Luciano Spalletti, lo ribadisco, è sicuramente diventato uno stratega. Maurizio Sarri è uno stratega, Thiago Motta del Bologna è uno stratega. Inzaghi dal suo canto cerca di ampliarsi un po’ e di non fare solo difesa eroica e contropiede.
Questo si faceva nel 1955 e il calcio a tal proposito ha bisogno di avere un’evoluzione se vuole essere al passo con i tempi, interessante e nel contempo estetico. E’ essenziale che i nostri stadi si riempiano attraverso la bellezza. Posso altresì dire che mister Italiano cerca di fare un calcio di comando nella sua Fiorentina. Una domanda ora la voglio fare io… E’ meglio essere ottimisti nella vita o pessimisti? Secondo voi una squadra che lascia il dominio del gioco agli altri potrebbe essere ottimista?”.
“MARCO GIAMPAOLO, EX MILAN, E’ UNO STRATEGA…”
Lei, mister, ha espresso negli anni parole al miele nei confronti di Marco Giampaolo, anche ai tempi del Milan. Anche Giampaolo a suo giudizio fa parte della nicchia degli strateghi? “Gli auguro di cuore di tornare ad allenare, lo merita secondo me. Marco è una persona gentile, ama il calcio e fa parte degli allenatori strateghi”. Esiste oggi un giocatore giovane italiano che avrebbe allenato volentieri ai tempi del Milan degli Immortali. “Spero ne salgano tanti… Ripeto, è meglio essere ottimisti o pessimisti nella vita?” (scherza, ndr)
IL LIBRO ‘IL REALISTA VISIONARIO’ E BREVI CONSIDERAZIONI DI SACCHI SUL CALCIO ITALIANO
Nel suo libro che presenterà a Jesi ci sono tanti spunti di riflessione interessanti e indelebili pagine di vita e di sport. Ma nello specifico: quanto le piace veramente il concetto di dominio del gioco? “Il mio volume è composta da pagine di calcio e di vita. Ho sempre creduto che il calcio fosse uno sport che pretende di avere 11 giocatori. Tutti dicono abbiamo 11 giocatori. E invece non è così. Le squadre italiane, in realtà, non hanno mai giocato in undici. Sono sempre molto preoccupate di stare con tanti giocatori in difesa, sperando poi nel contropiede. Ed è avvilente correre sempre dietro l’avversario…”
Allora mister, non resta che accoglierla a Jesi martedì 9 aprile per la presentazione del suo libro… “Per me si tratta di un ritorno in questa bella regione. Ricordo anche di aver affrontato, in terra marchigiana, la Jesina Calcio e varie formazioni ostiche ai tempi di Bellaria e Rimini. E, altro piccolo aneddoto, l’allora Presidente dell’Ancona voleva portarmi in panchina per vincere. Io alla fine preferii andare a Parma…” (scherza, ndr). Nella foto di anteprima una delle visite di Arrigo Sacchi in questi anni nelle Marche, a Potenza Picena (Macerata).
Grazie Mister… Grazie a te Daniele (Bartocci). Intervista rilasciata da Arrigo Sacchi al giornalista di Jesi Daniele Bartocci, moderatore alla presentazione del libro Il Realista Visionario. Evento, in collaborazione con Milan Club Jesi e Milan Club Castelfidardo, in programma martedì 9 aprile all’Hotel Federico II di Jesi (Ancona) – Regione Marche