La cessione di Nico Gonzalez ai bianconeri fa esplodere la rabbia dei supporter viola. Striscione durissimo contro la società: “Vendete la nostra passione”. Da Chiesa a Vlahovic, l’ennesimo talento verso Torino.
La pazienza dei tifosi della Fiorentina è finita. La cessione di Nico Gonzalez alla Juventus ha fatto traboccare il vaso, scatenando la rabbia della Curva Fiesole. Durante la partita contro il Venezia, i supporter viola hanno esposto uno striscione durissimo: “La vostra ambizione è vendere la nostra passione? Juve m***a”. Un messaggio inequivocabile che testimonia il profondo malessere della tifoseria.
L’ASSE FIRENZE-TORINO
Gonzalez è solo l’ultimo di una lunga serie di talenti che la Fiorentina ha ceduto alla Juventus negli ultimi anni. Prima di lui, Federico Chiesa, Dusan Vlahovic e Federico Bernardeschi hanno fatto lo stesso percorso, lasciando Firenze per vestire la maglia bianconera. Un vero e proprio asse di mercato che sta minando la pazienza dei tifosi viola.
IL PRECEDENTE STORICO DI BAGGIO
La storia sembra ripetersi. Nel 1990, la cessione di Roberto Baggio alla Juventus scatenò una vera e propria rivolta a Firenze. I tifosi viola, increduli di fronte alla partenza del loro idolo, scesero in piazza bloccando le strade della città per due giorni. La rabbia sfociò in scontri con le forze dell’ordine e l’assedio alla sede del club. Quel trasferimento segnò profondamente l’animo dei fiorentini, creando una ferita mai del tutto rimarginata.
COMMISSO SOTTO ACCUSA
Nel mirino della contestazione c’è soprattutto il presidente Rocco Commisso. Il patron italo-americano, arrivato tra grandi proclami, è accusato di non aver mantenuto le promesse di rilancio del club nonostante due finali consecutive di Conference League. La cessione di Gonzalez, considerato il miglior giocatore della rosa, viene vista come l’ennesima dimostrazione di mancanza di ambizione.
IL FUTURO DELLA FIORENTINA
La domanda che ora si pongono i tifosi è: quale sarà il futuro della Fiorentina? La cessione dei migliori elementi rischia di indebolire la squadra, allontanandola dalle zone nobili della classifica. Raffaele Palladino, tecnico apprezzato dalla piazza, avrà il difficile compito di ricompattare l’ambiente e trovare nuove soluzioni tattiche per sopperire alle partenze illustri.