La stagione 2004/2005 vide il trionfo della Juve di Capello, cancellato l’anno successivo dalla giustizia sportiva a causa dello scandalo Calciopoli
Dopo i deludenti europei in Portogallo, i tifosi italiani vollero subito rituffarsi sul campionato che tornò ad essere a venti squadre. L’estate mise in grande risalto la rivoluzione della Juventus che, dopo aver salutato Marcello Lippi (futuro CT della nazionale), decise di puntare su Fabio Capello e dalla Roma arrivarono Zebinà ed Emerson; ma i veri colpi di mercato furono Fabio Cannavaro dall’Inter e Zlatan Ibrahimovic dall’Ajax, attaccante svedese che segnò contro gli azzurri di Trapattoni. Il Milan campione uscente, dopo aver vinto la Supercoppa contro la Lazio, puntò su Stam, Crespo e Dhorasoo, mentre l’Inter, passata a Roberto Mancini, si rinforzò con Cambiasso e Veron. Mentre le romane recitarono un ruolo marginale, suscitarono grandi curiosità le neopromosse Palermo, Messina e Livorno.
Il campionato partì subito con la Juventus in testa, tallonata unicamente dal Milan di Ancelotti, mentre le altre di defilarono quasi subito, con l’Inter bloccata da una lunga di pareggi, mentre le romane, in particolar modo la Lazio, furono costrette a partire in secondo piano a causa dei cambiamenti societari. Le vere sorprese di inizio stagione furono Lecce, Palermo e Messina, che si ritrovarono in piena zona Champions, mentre l’Udinese di Spalletti confermò le ottime prestazioni fatte nel campionato precedente. Al termine del girone d’andata la Vecchia Signora si aggiudicò il titolo d’inverno, mentre in coda soltanto l’Atalanta sembrò essere sul passo della retrocessione. Il ritorno partì con uno scatto della Juve, ma la formazione di Capello cadde contro Sampdoria, Palermo e pareggiò con il Messina, permettendo ai rossoneri l’aggancio in vetta. Il testa a testa durò fino all’8 Maggio, quando una rete di Trezeguet (servito magistralmente da una rovesciata di Del Piero) decise lo scontro diretto di San Siro e, dopo i due pareggi successivi dei milanesi contro Lecce e Palermo, permise alla Juve di vincere il suo ventottesimo scudetto con due turni di anticipo. In Champions si qualificarono l’Inter e la sorprendente Udinese, che vinse il duello con la Sampdoria, mentre il Palermo e la Roma (finalista di Coppa Italia) si qualificarono per la Coppa Uefa. In coda, nonostante fossero coinvolte le due squadre capitoline, retrocedettero l’Atalanta (in rimonta grazie ai gol di Makinwa) e il Brescia, mentre Parma e Bologna dovettero spareggiare e nel doppio derby emiliano prevalsero i gialloblu. Tuttavia, i fatti di Calciopoli del 2006 tolsero il campionato alla Juventus e il titolo non venne assegnato a nessuna squadra. Da segnalare che Cristiano Lucarelli, attaccante e capitano del Livorno, vinse la classifica cannonieri con 24 reti, davanti ad Alberto Gilardino, centravanti del Parma.
Ieri, Moggi e domani?
I fatti del campionato 2004/2005 vennero completamente oscurati quando nel Maggio 2006 scoppiò la bomba Calciopoli, dove vennero intercettate diverse telefonate e videro coinvolti inizialmente i nomi di Luciano Moggi, Antonio Giraudo (dirigenti della Juventus) e Pierluigi Pairetto, capo dell’associazione arbitri. Oltre a loro, il contorno si allargò vedendo coinvolti diversi direttori di gara, i fratelli Della Valle, Lotito e Foti, mentre le squadre coinvolte furono Juventus, Milan, Lazio, Fiorentina e Reggina. I casi più eloquenti della stagione 2004/2005 fu la tanto vociferata contestazione di Moggi contro Paparesta dopo Reggina-Juventus e Fiorentina-Bologna, con i giocatori rossoblù diffidati che vennero tutti ammoniti per saltare la sfida proprio contro i bianconeri.
PARTITE SOSPETTE STAGIONE 2004/2005
Reggina-Juventus 2-1 (6-11-04)
Lecce-Juventus 0-1 (14-11-04)
Juventus-Lazio 2-1 (5-12-04)
Fiorentina-Bologna 1-0 (5-12-04)
Bologna-Juventus 0-1 (12-12-04)
Juventus-Udinese 2-1 (13-2-05)
Roma-Juventus 1-2 (5-3-05)
Inter-Fiorentina 3-2 (20-3-05)
Fiorentina-Juventus 3-3 (9-4-05)
Chievo-Lazio 0-1 (20-2-05)
Lazio-Parma 2-0 (27-2-05)
Bologna-Lazio 1-2 (17-4-05)
Siena-Milan 2-1 (17-4-05)
Lazio-Fiorentina 1-1 (22-5-05)
Chievo-Fiorentina 1-2 (8-5-05)
Lecce-Parma 3-3 (29-5-05)
Livorno-Siena 3-6 (8-5-05)
Milan-Brescia 1-1 (10-4-05)
Milan-Chievo 1-0 (24-4-05)
Matricole siciliane
Il campionato 2004/2005 viene ricordato non solo per lo scandalo Calciopoli, ma anche per la grande performance di Messina e Palermo. Entrambe promosse nella massima serie, le due siciliane sorpresero subito fin dalle prime giornate e mantennero un grande ritmo, in particolar modo i rosanero di Francesco Guidolin che poté contare sui futuri campioni del mondo Grosso, Barone, Zaccardo, Barzagli e Luca Toni, autore di una stagione da protagonista.
Per i giallorossi invece, guidati da Bortolo Mutti, andarono alla ribalta Zampagna, Di Napoli, Storari e Parisi, mentre fece commuovere la storia di capitan Sullo che sconfisse il cancro e tornò regolarmente a giocare a calcio. Il Palermo terminò la stagione al sesto posto e ottenne la sua prima qualificazione in Coppa Uefa, mentre il Messina arrivò settimo e, a causa dell’approdo in finale di Coppa Italia da parte della Roma, non si qualificò per la competizione europea.