Il podio di Abu Dhabi rappresenta un unicum nella storia della Formula 1: Max Verstappen, Charles Leclerc e Sergio Perez sono arrivati in quest’ordine sia nell’ultima gara della stagione sia nel Mondiale di Formula 1 2022.
Come già anticipato, non era mai successo dal 1950 ad oggi. In questa prima parte ripercorriamo le combinazioni ultima gara/classifica finale più clamorose degli anni ’50 e ’60.
Gp d’Italia 1955
Le Mercedes chiudono il biennio trionfale 1954-1955 con il ritiro dalla Formula 1 e a Monza, teatro della settima e ultima gara stagionale, puntano a monopolizzare l’intero podio. Sul tracciato brianzolo, nella configurazione spettacolare che comprende l’Anello di Velocità, Juan Manuel Fangio trionfa ma cedono i motori di Stirling Moss e Karl Kling: secondo arriva Piero Taruffi con la quarta stella d’argento, terzo Eugenio Castellotti su Ferrari.
Classifica finale del mondiale: Fangio 40, Moss 23 e Castellotti 12.
Gp d’Italia 1956
A Monza, ottava e ultima prova del campionato, il titolo è ancora da assegnare. Stirling Moss su Maserati si aggiudica la gara precedendo la Ferrari di Peter Collins, che l’inglese cavallerescamente ha diviso con Fangio regalandogli di fatto il quarto alloro iridato. Nella classifica finale infatti Fangio (30 punti) precede Moss (27) e Collins (25).
Sul podio monzese sale Ron Flockhart (3°), partito con il 23° tempo: per la Connaught, piccola scuderia inglese, si tratta dell’unico podio in tutta la sua breve storia.
Gp degli Usa 1960
Si corre a Riverside, unica volta nella storia della Formula 1. Con il titolo già assegnato, i primi 4 del mondiale si ‘scambiano’ le posizioni in gara: vince Stirling Moss, passato nel frattempo alla Lotus, davanti al compagno di scuderia Innes Ireland, terzo è Bruce McLaren su Cooper davanti a quella del bicampione del mondo Jack Brabham. Tutti con motore Climax. Nella classifica finale Brabham è bicampione del mondo (43 punti), McLaren secondo (34), Moss terzo (19) e Ireland quarto (18).
Le strade di Bruce e Jack si divideranno poco dopo per fondare le omonime scuderie: la Brabham nel 1962, la McLaren nel 1963.
Singolare e storico il caso del gp del Messico 1965. Decima e ultima gara della stagione, titolo già assegnato a Jim Clark su Lotus (54 punti), secondo Graham Hill (40) e terzo Jackie Stewart (33), entrambi su BRM. Lo scozzese volante firma la pole ma dopo 8 giri termina anticipatamente la stagione, imitato prima da Stewart e poi da Hill.
Vince Richie Ginter su Honda RA27: per i giapponesi si tratta del primo successo – saranno 3 in tutto come costruttore e 89 come fornitore di motori – mentre per l’americano resterà l’unico.
Gp del Messico 1967
Undicesima e ultima tappa, il titolo è un affare in casa Brabham tra il suo fondatore e Denny Hulme che in classifica lo precede di 5 punti.
Vince Jim Clark davanti a Black Jack ma Hulme, terzo, si laurea campione del mondo e (per questo) perde il posto in scuderia. Classifica finale: Hulme 51, Brabham 46 e Clark 41.
Quarto arriva John Surtees (Honda), in gara come nel campionato (20 punti).