Il coronavirus colpisce anche Lorenzo Sanz, l’uomo del Real di fine secolo

Cinque anni di successi nazionali e internazionali sotto la sua guida, tra cui la Champions League ottenuta ai danni della Juventus

di Stefano Ravaglia

 

Il Real Madrid moderno, forse, è nato proprio sotto la sua gestione. Quello del presidente Ramon Mendoza, che pur aveva vinto tanto in Spagna (6 campionati, due coppe di Spagna, non era riuscito a riportare la Coppa dei Campioni al Bernabeu anche grazie allo 0-5 subito contro il Milan di Sacchi nel 1989. Aveva trovato una grande squadra sul suo cammino, e forse anche un po’ di sfortuna, nonostante in bacheca avesse messo anche una Coppa Uefa.

Nel 1995, con 14 miliardi di pesetas di debiti, concluse anzitempo il suo terzo mandato (era sulla scrivania del Real dal 1985) cedendo a Lorenzo Sanz che divenne numero uno del club il 26 novembre. Ecco il nostro uomo, al quale va un pensiero, così come in Spagna sta ricevendo molti attestati d’affetto, perché è ricoverato in terapia intensiva a causa del coronavirus. In quel 1995, guidato da Valdano, il Real era tornato a vincere di nuovo il titolo spagnolo dopo il dominio del Barcellona di Crujff, il “dream team” di Romario, Koeman e Stoichkov, piazzando anche il futuro interista Zamorano come “Pichichi”con 28 reti in campionato.

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E il Real partì alla riscossa: nel 1996 raggiunse i quarti di Champions League, eliminato dalla Juventus, l’anno successivo rivinse il titolo (il numero 27) dopo aver portato via Fabio Capello al Milan, e nel 1998 arrivò sino alla finalissima di Champions League proprio contro i bianconeri, nella quale si consumò una rivincita firmata da Predrag Mjiatovic.

Con Seedorf prelevato dalla Sampdoria, Panucci dal Milan e con in mostra il gioiello Raul Gonzales Blanco, oltre alle bombe di Roberto Carlos, altro scarto “italiano”, per inciso dell’Inter, il Madrid tornò ad alzare la coppa dalle grandi orecchie (la numero sette) dopo trentadue anni di digiuno, una eternità per un club del genere. In estate, il Real perderà la Supercoppa Europea a Montecarlo contro il Chelsea ma alzerà l’Intercontinentale a Tokyo contro il Gremio (2-0). Sanz ha portato il Real in cima al mondo.

Risultato immagini per real valencia 2000

Il bis europeo arriva nel 2000. La prima edizione della Champions League allargata a quattro partecipanti per i principali campionati nazionali, trasformata in un torneo da 32 squadre e otto gironi, vede anche la prima finale tra due squadre dello stesso paese in quasi cinquant’anni di storia. Il Real Madrid di nero vestito affronta il Valencia, travolgendolo 3-0 nella finale di Parigi.

E’ l’ultimo successo per Lorenzo Sanz, che il 17 luglio del 2000 lascia lo scettro a Florentino Perez: decisiva per la sua elezione la promessa di portare via Figo al Barcellona. Accadrà sul serio, e il Real vincerà di nuovo la Champions League due anni dopo. Sanz. dopo aver messo il naso ancora in Italia nel 2005 tentando, senza successo, di acquisire il Parma, nel 2006 rilevò un’altra squadra spagnola, il Malaga, prima di cederla allo sceicco Al Thani nel 2010.

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