HISTORY SPORT

Storie Mondiali, Argentina–Olanda 1978: quando un palo può costare vite umane

Domanda: un palo metallico può costare delle vite umane? Sì e no: dipende da vari fattori, quali il luogo, il momento e il contesto. Questi fattori sono i seguenti: Estadio Monumental di Buenos Aires, domenica 25 giugno 1978, 91′ minuto della finale del Campionato Mondiale di calcio. di Giuseppe Livraghi Appunto in quel momento potrebbe aver luogo l’evento grazie al quale possono essere evitate altre morti, invece il fato decide il contrario. Ma andiamo con ordine. In quel giorno del 1978 si disputa la finale del Campionato Mondiale di calcio, che oppone l’Argentina padrona di casa all’Olanda, gli “arancioni” giunti …

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Cesena-Forlì, un derby atteso da oltre mezzo secolo

Mercoledì 24 ottobre 2018. Questo è un giorno che i tifosi del Forlì e quelli del Cesena non dimenticheranno tanto facilmente, poiché in tale data andrà in scena (alle ore 20:45) il tanto atteso derby tra i “galletti” forlivesi (il “Furlè”) e i “cavallucci marini” cesenati (risorti quest’estate grazie alla “fusione” con il Romagna Centro): il contesto è l’ottava giornata del girone D di Serie D, il luogo lo stadio “Orogel Stadium-Dino Manuzzi” di Cesena. di Giuseppe Livraghi Il derby tra queste due compagini romagnole si ripresenta in campionato dopo un’attesa durata decenni: per la precisione, 53 stagioni, giacché l’ultimo …

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Milan 1988-’89: Campione d’Europa anche contro gli errori arbitrali

Milan, stagione 1988-’89: quando una squadra si dimostra più forte delle ingiustizie e degli errori arbitrali. In queste poche parole si può riassumere la meritata conquista milanista di tale edizione della Coppa dei Campioni.   di Giuseppe Livraghi   Tornato a partecipare alla “coppa dalle grandi orecchie” dopo nove stagioni d’assenza (durante le quali ne ha passate di tutti i colori, dalla retrocessione in Serie B per illecito sportivo nel 1979-’80, a quella sul campo nel 1981-’82, al rischio di fallimento nel 1986), il club rosso-nero, vincitore dello scudetto 1987-’88 grazie ad una prodigiosa rimonta sul Napoli, affronta la più …

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RebChester, la Manchester ribelle

Faccio parte di quella generazione che, ogni domenica, sugli spalti dello stadio della squadra del cuore ha urlato e continua a urlare, anche più volte a partita, “No al calcio moderno!”. Poi un mesetto fa ho letto quel magnifico libro che è “Uccidi Paul Breitner” di Luca Pisapia e a fine lettura mi sono ritrovato spiazzato: ha ragione Pisapia, il calcio nasce moderno. E’ moderno per concezione, per la sua capacità di adattarsi ai tempi che corrono e alle generazioni che lo stanno attraversando in un preciso momento. Non è un caso se già a fine ottocento nel Regno Unito …

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Atletico Catania: quando i tifosi scendono in campo

Nella cittadina etnea, i sostenitori sono stati ben più del “dodicesimo uomo in campo”: disputando un buon numero di partite, hanno evitato la radiazione della compagine. di Giuseppe Livraghi Ormai è luogo comune affermare che la tifoseria è il “dodicesimo uomo in campo” delle compagini calcistiche, in quanto il supporto dei propri tifosi è un importante aiuto per il morale e per l’autostima dei calciatori. Alcune compagini hanno costruito (e altre costruiranno) le proprie fortune nelle gare interne, ove il calore dei sostenitori mette in crisi gli avversari e le ali ai beniamini di casa. Valga ad esempio il quasi …

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Calcio estero; Firas Chaouat e la Tunisia che cambia

Ventottesimo minuto di gioco: Firas Chaouat insacca alle spalle del portiere nigerino. Trentaduesimo minuto di gioco: Firas Chaouat rinsacca alle spalle del portiere nigerino. Novantesimo minuto di gioco (più recupero): il direttore di gara fischia la fine. Risultato finale: Niger 1-Tunisia 2. Tunisia qualificata con due giornate d’anticipo alla Coppa d’Africa 2019 e Niger eliminato. Nulla di strano direte voi, pronostici rispettati. In un girone nel quale figura anche eSwatini (nuovo nome di quello che fino a qualche mese fa era lo Swaziland) non passare tra le prime due per una nazionale come quella tunisina sarebbe stato impensabile. E infatti …

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Tommie Smith e John Carlos: quei pugni al cielo del Messico

Le Olimpiadi, il CIO, lo sport e il mondo intero sono “colpiti in pieno volto” da quei pugni lanciati al cielo messicano dai due atleti afroamericani. E da quel momento tutto cambiò. Il 1968 è un anno di grandi sconvolgimenti politici e sociali che travolgono l’Europa e gli Stati Uniti: si crea nelle nuove generazioni la cosiddetta “coscienza di classe”, i figli non vedono più nei genitori, nei professori e in generale negli adulti tout court, degli esempi da seguire. Gli stessi sono da ora in avanti delle istituzioni da “abbattere” e da “scavalcare”. Per la prima volta nella Storia …

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Aston Villa 1982: dalle Falkland all’Europa

Mentre a migliaia di chilometri di distanza il governo argentino del generale Galtieri tenta un ultimo sussulto d’orgoglio nazionalistico soffocato però dalla intraprendenza della Thatcher, Birmingham conquista la Coppa dei Campioni di Stefano Ravaglia L’Impero Britannico si era dissolto già da un bel po’. Nel 1947 la Regina Elisabetta convola a nozze con Filippo, ma nello stesso anno vede l’India, pezzo pregiato della compagnia, salutare tutti e divenire indipendente. I due conflitti mondiali avevano messo tanta pressione alle risorse di qualsivoglia genere del vasto impero iniziatosi a costituire nel sedicesimo secolo, e oggi a testimoniare una grandezza seppur libera e …

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Intervista: A tu per tu con Salvatore “Sasà” Soviero

«Il mio era un calcio dove c’era maggior rispetto dei ruoli». Firmato Salvatore “Sasà” Soviero, ex portiere e testimone di un calcio che ormai non c’è più. Chi se lo ricorda solamente per qualche estemporanea intemperanza dimostra  superficialità e scarsa memoria: Salvatore “Sasà” Soviero è stato soprattutto un buon portiere, come dimostrano i vent’anni di carriera da estremo difensore di compagini quali (tra le altre) Genoa, Venezia, Salernitana e Reggina.   di Giuseppe Livraghi   Salvatore, dopo aver appeso i guantoni al chiodo sei diventato allenatore? «Sì, sono diventato allenatore, guidando la Palmese (squadra del mio paese, Palma Campania), gli umbri …

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Il Torino nella Coppa UEFA 1991-’92: a pochi centimetri dalla gloria

Ad un passo dalla gloria: quante volte, narrando di occasioni mancate, si utilizza questa famosa frase? Il Torino, in una partita della sua ultracentenaria storia, è andato ancor più vicino a un trionfo: non un passo, ma pochi centimetri. Stiamo parlando, ovviamente, della gara di ritorno della finale della Coppa UEFA 1991-’92, che vede i granata uscire sconfitti da imbattuti per mano degli olandesi dell’Ajax di Amsterdam.   di Giuseppe Livraghi   Settembre 1991: la compagine torinista torna in Europa dopo un’assenza che durava dalla stagione 1986-’87. Quattro annate, nelle quali i granata conoscono, nell’ordine, la finale di Coppa Italia …

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