Un lungo romanzo che dura ancora oggi, tra ricchi contratti tv e grandi campioni. Ma tutto iniziò due secoli fa, grazie all’iniziativa di dodici club di Stefano Ravaglia Cinque partite. Ventitré reti. Risultati subito roboanti, come Bolton-Derby County 3-6. Sarà stato contento William McGregor, chairman dell’Aston Villa, che stanco dello stato di appiattimento del neonato football, decise di fondare la Football League. Si badi bene: “Football”, non “English”. Perché vogliamo escludere squadre scozzesi e gallesi che vorrebbero tirare due calci al pallone? No, proprio. E’ dunque un compleanno speciale, oggi. Centotrenta anni fa, l’8 settembre del 1888, si giocava la …
Leggi di piùNon vinciamo, ma non ci importa. Il biennio tra i grandi del Millwall ’88-’90
Zero trofei nell’albo d’oro. Una tifoseria alla ribalta della cronaca nera negli anni degli hooligans. E quel sogno chiamato First Division, realizzato nel 1988. di Stefano Ravaglia “No one like us, we don’t care”. Non piacciamo a nessuno, ma non ci importa. Dalle parti dell’isola dei cani, quel quartiere di Londra talmente sporgente da adagiarsi sulle rive del Tamigi come un arco, a formare quasi un isolotto, non è l’albo d’oro che fa il monaco. Perché il Millwall FC nella sua storia non ha proprio vinto nulla, se non competizioni minori, e un campionato di Football League che nella primavera …
Leggi di piùRossi contro blu: i favolosi e turbolenti anni Ottanta a Liverpool
Otto campionati in dieci anni, trionfi europei, Charity Shield condivise e finali di Fa Cup. Dal 1980 al 1989 in Inghilterra comandavano Liverpool ed Everton. Tra disoccupazione, hooligans e la tragedia di Sheffield, la città dei Beatles era il centro del calcio. di Stefano Ravaglia I giorni di Yesterday e Hard day’s night erano già lontani e consacrati alla storia della musica e di Liverpool. I Beatles cominciavano anche a perdere pezzi: il primo ad andarsene fu John Lennon, l’8 dicembre del 1980, nelle circostanze che tutti conoscono. Non si aprì dunque nel migliore dei modi per la città sul …
Leggi di piùBayern-Dinamo Dresda ’73: quando le due Germanie furono una contro l’altra
I campioni della Bundesliga contro i campioni della Oberliga: negli ottavi di Coppa dei Campioni 1973-74 va in scena la sfida fratricida. Con una girandola di reti di Stefano Ravaglia Dresda, Germania. Seviziata più volte nella sua storia: dai bombardamenti prussiani, da quelli degli alleati nel secondo conflitto mondiale, dall’alluvione dell’Elba nel 2002. In perfetto stile tedesco, subito ripulita e ricostruita, e ora fiore all’occhiello con il suo teatro dell’opera, la sua università, il museo militare dell’esercito tedesco, e divenuta importantissimo centro industriale nel periodo della divisione. Ed è proprio qui che la nostra storia si ferma, come un bus …
Leggi di piùLeeds United 1991-92: il pavone ha fatto la ruota
“The peacocks”, i pavoni. Anche il suo stadio, lo storico Ellan Road, si chiamava “Old Peacock Ground”. Il Leeds nel 1992 vince il suo terzo titolo: è l’ultima edizione della First Division. Dall’anno successivo si chiamerà Premier League. di Stefano Ravaglia L’albo d’oro, non fa la tradizione. E’ questo il bello della Gran Bretagna. Dove ogni club mantiene la propria storia e la propria identità, e soprattutto il proprio orgoglio, al di là dei risultati sportivi. E anche il Leeds, almeno fino agli anni Settanta, aveva vinto poco o nulla. Lassù nello Yorkshire, i trionfi stavano storicamente a un’ora di …
Leggi di piùIci c’est Paris: il calcio nella capitale prima dell’avvento dei qatarioti
Giovanissimo il PSG, 1970. Ma com’è stato fondato e da chi? E qual è la sua storia? Il club che ha speso oltre 200 milioni per Neymar, ci ha messo anni per farsi notare. E grazie al denaro del Qatar. di Stefano Ravaglia “Ici c’est Paris”. Oggi, forse, ma un tempo Parigi non era proprio lì, dove ora campeggiano i vessilli del Paris Saint-Germain. I nuovi investitori del Qatar, in sella dal 2011, hanno creato una tradizione invece che comprare un club già scafato, sempre che di tradizione si possa parlare, dato che il PSG che conosciamo oggi è il …
Leggi di piùAberdeen 1982-83: la squadra di granito vince la Coppa delle Coppe
Alex Ferguson, non ancora “Sir” miete i primi successi da allenatore. La Scozia, dopo il Celtic nel 1967 e il Rangers nel ’72, raccoglie la sua terza coppa europea. di Stefano Ravaglia Si affaccia sul mare del Nord ed è la padrona del petrolio. La sua posizione ha assunto ancor più fatto strategico con la scoperta di giacimenti in quella porzione di Scozia dove si trova anche il castello di Dunnotar, conteso da William Wallace ed Edoardo I, e poi attaccato anche da Cromwell, che si erge su uno sperone di roccia a cinquanta metri di altezza a nord della …
Leggi di piùIpswich Town 1981: fuga per la vittoria
Robson in panchina, uno scozzese come bomber e divenuto poi attore di un film. La Uefa dell’Ipswich Town nel periodo di dominio inglese in Europa, prima del disastro dell’Heysel. di Stefano Ravaglia Margaret Thatcher era arrivata da poco in sella all’Inghilterra. Al numero 10 di Downing Street nel 1979 si era accasata la prima donna ministro nella storia del paese. Una Nancy Astor più fortunata. La Astor fu la prima donna inglese a entrare in parlamento nel 1919, pur non essendo primo ministro, ed era una donna combattiva, tenace e rissosa, pur di rivendicare con orgoglio i diritti delle donne …
Leggi di piùTrofei scomparsi: la Coppa di Lega italo-inglese
Negli anni Settanta i vincitori della Coppa Italia se la vedevano con gli inglesi. Così il Bologna saliva a Manchester e la Fiorentina ad Upton Park di Stefano Ravaglia Chissà se c’è un cimitero o direttamente un paradiso per i trofei scomparsi. Nel 1999 si tenne l’ultima finale di Coppa delle Coppe, vinta dalla Lazio. Negli Settanta e Ottanta il torneo anglo-italiano, ripristinato poi nei Novanta con la Cremonese e l’Ascoli che finirono per giocare a Wembley. Nel 1996 il torneo si chiuse, con la vittoria di una italiana, il Genoa. Ma c’è anche un altro trofeo completamente sepolto da …
Leggi di piùI “Wolves”, un bambino irlandese e il televisore in bianco e nero
Al Wolverhampton sono legati i primi ricordi di calciatore di un certo George Best. La tv in bianco e nero e quelle memorabili serate sotto i riflettori del “Molineux” Dieci anni sono passati dall’ultima promozione del Wolverhampton Wanderers in Premier League, prima del ritorno in massima serie griffato Espirito Santo, l’allenatore portoghese facente parte della scuderia di Mendes insieme ad altri numerosi giocatori che lo scorso anno hanno interrotto il digiuno e riportato i Wolves nella massima serie inglese. Ma non siamo qui per raccontarvi cifre e statistiche sulla formazione arancione, bensì per risvegliare quell’aurea di leggenda e di storia, …
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