Ottavi del Mondiale americano: senza Maradona, fermato dal doping, l’Argentina saluta anzitempo e un po’ a sorpresa contro una grande Romania guidata dal “fotbalist de rasa” di Stefano Ravaglia Oggi, suo figlio è in pratica un suo allievo. Il Viitorul Costanta l’ha fondato lui, Gheorghe Hagi, nel 2009 e nel 2017 ha vinto il primo titolo della sua giovanissima storia. Ora che ne è l’allenatore (e Popescu il presidentte), l’erede è un suo giocatore: Ianis, classe 1998, ha più o meno lo stesso dna del padre anche da calciatore. La qualità mostrata nell’ultimo europeo Under 21 soprattutto nel 4-2 all’Inghilterra …
Leggi di piùUn’estate di vent’anni fa: il vento dell’est soffia su Milano
Andriy Shevchenko è il primo rinforzo di punta del Milan campione d’Italia in carica. E’ il luglio del 1999. Inizia una storia destinata a divenire leggenda di Stefano Ravaglia Si narra che in uno dei suoi primi giorni a Milanello, concluso l’allenamento, si guardava intorno un po’ stranito. “Ma, quindi? Tutto qui? Abbiamo finito?”. Uno come lui, abituato ad allenarsi fino a vomitare nelle terrificanti sessioni del colonnello Lobanovski, aveva ancora molto da dare. Nel centro sportivo rossonero c’era arrivato per quarantuno miliardi, dalla Dinamo Kiev e anche grazie a una relazione del fido Balestra, osservatore e preparatore …
Leggi di più30 giugno 2002: Ronaldo sul tetto del mondo
Con un taglio di capelli un po’ così, Ronaldo recita una delle ultime sinfonie da Fenomeno, trascinando il Brasile pentacampione Si può essere concordi con Federico Buffa quando dice, in una delle sue famose storie Mondiali, che il calcio tedesco sia iniziato una domenica di luglio del 1954 a Berna, quando i tedeschi vinsero, seppur tra i sospetti di doping, il primo Mondiale della loro storia, contro la ben più quotata Ungheria, e sia finito il 30 giugno 2002 al Nissan Stadium di Yokohama. Quel giorno, al termine di un torneo segnato dalle furiose polemiche arbitrali che riguardarono soprattutto l’Italia, …
Leggi di piùIl destino di San Siro: contraddizioni alla milanese
Nel giorno del trionfo di Milano, che prende insieme a Cortina, le Olimpiadi invernali del 2026, Milan e Inter danno un colpo di mannaia al fiore all’occhiello degli impianti milanesi di Stefano Ravaglia “Il nuovo campo del Milan, situato a San Siro presso l’ippodromo delle corse del trotto, è pressoché ultimato. Ieri, una delegazione di giornalisti in visita ufficiale ha potuto ammirare la grandiosità del nuovo stadio. Verrà inaugurato il 19 corrente in un torneo nel quale, oltre al Milan, parteciperanno ottime squadre italiane e un undici spagnolo”. E’ il settembre del 1926 e così il Corriere della …
Leggi di più(Solo) In Italia qualcuno odia gli ultrà
C’era una volta un calcio fatto di sogni, speranze e ideali, un calcio pieno di passione. Poi però con il tempo le cose sono piano piano cambiate sempre di più, arrivando passo dopo passo a sostituire tali ideali con due soli pensieri ossessivi: denaro e sporchi accordi di convenienza. Da anni poi, c’è in atto una vera caccia alle streghe, che vede dal lato sbagliato della forca, i cosiddetti ultras, che si sono visti passo dopo passo, essere messi sempre più alle strette, come alcuni casi testimoniano. Le barriere e una mattanza Una delle più importanti -e vergognose- questioni che …
Leggi di più25 giugno ’94: la prima vittoria dell’Arabia Saudita ai Mondiali
Alla sua prima partecipazione a un Mondiale, dopo la sconfitta all’esordio con l’Olanda, gli arabi raggiungono gli ottavi di finale. E segnano il gol più bello del torneo di Stefano Ravaglia “Non qualificata”, “Non partecipante”. Questo era il vero deserto arabico, peggio di quello che si estende sulla penisola per più di due milioni di chilometri quadrati. Era la casella delle presenze a un Mondiale di calcio: nessuna. Almeno fino al 1994, anno dei Mondiali americani e della prima volta dell’Arabia Saudita che azzerò così quella infausta casella. Il 18 maggio 1993 la nazionale di Jorge Solari, soprannominato …
Leggi di piùLa Screen Sport Super Cup: il trofeo ai tempi dell’esilio inglese
La squalifica delle squadre inglesi dalle coppe europee per i fatti dell’Heysel, partorì una temporanea manifestazione “di riserva”: fu un autentico fallimento. Di Stefano Ravaglia Cinque anni di squalifica dalle competizioni internazionali per i club inglesi, uno in più per il Liverpool, resosi protagonista per riflesso dalle nefandezze dei suoi tifosi. Il verdetto impietoso emesso dopo la tragica finale di Coppa dei Campioni all’Heysel di Bruxelles il 29 maggio 1985, disegnò una linea di confine tra il vecchio e il nuovo calcio, seppur serviranno altri 96 morti nel 1989, a Hillsborough, per certificare un vero cambiamento. I fatti sono noti: …
Leggi di piùPaul Gascoigne: tra genio e sregolatezza
Tra genio e follia: è questa la vita dell’uomo più pazzo che il calcio abbia mai conosciuto: Paul Gascoigne. Ci sono giocatori che con tanto lavoro e dedizione, riescono a raggiungere obiettivi importanti, come ad esempio nel caso di Cristiano Ronaldo, che da oramai anni, si allena ogni giorno, senza mai saltare un allenamento. Ce ne sono poi altri, con più talento del normale, e che posso letteralmente fare ciò che vogliono, passando da un eccesso all’altro. Il simbolo di tale categoria è ovviamente Paul Gascoigne, che oggi compie 52 anni. Tutti segnati da una vita di eccessi. Un George …
Leggi di piùFormula 1: Jim Rathmann vince l’ultima Indy iridata nel 1960
L’anno 1960 segna l’ultima volta in cui sia annovera la 500 Miglia di Indianapolis nel mondiale di Formula 1. A spuntarla è il pilota statunitense Jim Rathmann, dopo un duello epico con Roger Ward. Dal 1950 al 1960 la 500 Miglia di Indianapolis valeva per il Campionato mondiale di Formula 1 e vi si correva sul tracciato originario. Dal 1961 il ”catino” più veloce del mondo non ha più fatto parte del campionato, a causa del mancato interesse da parte dell’automobilismo sportivo americano nei confronti di quello europeo e per via delle defezioni da parte delle principali case automobilistiche dell’epoca. …
Leggi di più24 maggio 1989: a Barcellona il Milan riscrive la storia
Doppiette di Gullit e Van Basten: al termine di un cammino europeo turbolento ma esaltante, trent’anni fa il Milan di Sacchi piega con quattro reti la Steaua Bucarest e trionfa in Coppa dei Campioni di Stefano Ravaglia Arrigo Sacchi, prima di entrare in campo, guardò Franco Baresi seduto davanti a lui nello spogliatoio. “Franco, come ti senti?”: il capitano già di mille battaglie, alzò gli occhi: “Me la sto facendo addosso”. Novantamila persone là fuori, sulle gradinate di cemento del Camp Nou. Quando poche ore prima il pullman del Milan era arrivato, il pullman con a bordo la carovana rossonera dovette …
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