Ici c’est Paris: il calcio nella capitale prima dell’avvento dei qatarioti

Giovanissimo il PSG, 1970. Ma com’è stato fondato e da chi? E qual è la sua storia? Il club che ha speso oltre 200 milioni per Neymar, ci ha messo anni per farsi notare. E grazie al denaro del Qatar.

di Stefano Ravaglia

“Ici c’est Paris”. Oggi, forse, ma un tempo Parigi non era proprio lì, dove ora campeggiano i vessilli del Paris Saint-Germain. I nuovi investitori del Qatar, in sella dal 2011, hanno creato una tradizione invece che comprare un club già scafato, sempre che di tradizione si possa parlare, dato che il PSG che conosciamo oggi è il simbolo del calcio moderno fatto di ricchi contratti e budget illimitati per pochi eletti. Eppure un tempo la capitale francese non aveva un club coi fiocchi che potesse rappresentare il paese in Europa.

Ci pensavano lo Stade Reims (finalista di Coppa Campioni col Real Madrid negli anni Cinquanta), e il Saint-Etienne di Platini, anch’esso arrivato alla finale continentale persa contro il Bayern Monaco, o l’Olympique Marsiglia. A Parigi esistevano due club: il Racing Club, fondato nel 1896, uno scudetto e cinque coppe di Francia, e il Red Star. Una volta tramontati nelle divisioni inferiori, la città aveva bisogno di un nuovo club che le desse lustro. Grazie a una iniziativa di alcuni imprenditori e personalità locali, nel 1970 nasce il Paris FC, che necessita di fondersi con un’altra compagine per approdare alla seconda serie francese rilevandone la licenza.

Lo Stade Saint-Germain, squadra dell’omonimo quartiere, è la preda giusta. Il PSG come lo conosciamo oggi, può iniziare la sua avventura nel pallone, con netto ritardo rispetto alle compagini più storiche del reame. Nel 1972 però accade qualcosa: il comune di Parigi impone il cambio di denominazione a Paris Football Club. Dentro al PSG i membri delle due squadre fuse si rifiutano, e così si torna all’antico. Paris FC da una parte e Paris Saint-Germain dall’altra, quest’ultimo però, senza più licenza, sprofondato in terza divisione.

Le porte girevoli però non tardano a manifestarsi: il PSG risale in prima, il Paris FC fa il percorso inverso. Il Parco dei Principi, in principio un velodromo, viene riconvertito a stadio di calcio vero e proprio in quegli stessi anni, e il PSG lo fa suo sin da subito. Impiegherà comunque molti anni a spiccare il volo quella che di fatto è la seconda squadra della città, che era stata assorbita nel Paris FC e si è in realtà rivelata ad oggi la compagine principale della città. Il primo titolo arriverà solo nel 1986, dopo i primi due successi assoluti nella coppa nazionale nel 1982 e ’83, mentre la dimensione internazionale verrà centrata nei Novanta quando il proprietario è l’emittente televisiva Canal+.
Guidato da Bravo, Ginola, Weah e Lama in porta, il PSG solleva la Coppa di Francia nel 1992-93 e torna a vincere il campionato nella stagione 1993-94. Guidati da Luis Fernandez, capitano del primo titolo dell’86, i parigini arrivano sino alla semifinale di Champions League, dove il Milan di Capello ne interrompe la corsa: 1-0 a Parigi con un gol si Boban all’ultimo minuto, e un geniale Savicevic al ritorno per il 2-0 finale. Nel 1995-96, il primo e sinora unico successo europeo, senza più Weah passato proprio al Milan.
A Bruxelles il Rapid Vienna viene battuto 1-0 in Coppa delle Coppe con una rete di N’Gotty (futuro milanista), finale replicata anche nel 1997, ma il Barcellona di Ronaldo passa su rigore proprio col Fenomeno a segno. Due confronti anche con la Juventus: in Uefa nel 1992-93, 2-1 a Torino per i bianconeri e 1-0 ancora per la Juve a Parigi, con tutti e tre i gol messi a segno da Roberto Baggio. Poi, in Supercoppa Europea, sempre nel ’96, quando i francesi vengono travolti 6-1 in casa e perdono per 3-1 anche il ritorno sul neutro di Palermo.
Negli anni successivi, in maglia parigina non mancano i grandi nomi come i brasiliani Rai e Leonardo, quest’ultimo prelevato poi nel 1998 dal Milan, e soprattutto Ronaldinho, esploso in Francia prima di passare a Barcellona. Da segnalare anche Youri Djorkaeff, protagonista di quella annata vittoriosa in Coppa Coppe, Marco Simone, che qui approdò dopo l’esperienza al Milan, e due ex capitani: l’impronunciabile Eric Ràbesandratana e Maurizio Pochettino, attuale tecnico del Tottenham.
Per rivedere un titolo a Parigi dopo quello del 1994 occorre attendere la stagione 2012-13. Nel frattempo, i parigini, come detto, sono già passati sotto il controllo del Qatar Investment Authority, con Nasser Al-Khelaifi come presidente e una pioggia di milioni che ne stravolgerà per sempre la storia. Oggi, Paris FC-Red Star è il derby della città, in Ligue 2. All’ombra dei ricchi qatarioti che hanno cambiato i destini di Parigi.

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